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Domani, Consiglio Comunale straordinario a Spoltore

da Donatella Di Biase

All’ordine del giorno della seduta, a cui è stato invitato il Comune di Pescara,rappresentato dalla Del Trecco, il tanto discusso  progetto di realizzazione di un impianto per il trattamento e la separazione dei rifiuti differenziati

PESCARA –  Si terrà domani ,alle 17.30 la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Spoltore , convocata per illustrare e discutere del progetto di realizzazione di un impianto per il trattamento e la separazione dei rifiuti differenziati sulla linea di confine tra Spoltore e Pescara.L’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco sarà presente nell’aula in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Pescara, che è stata invitata a partecipare, per esprimere la  netta contrarietà a quel progetto, portando la forza delle motivazioni ambientali e cercando di convincere l’amministrazione di Spoltore a fermare l’iter di un programma d’intervento ancora allo stato embrionale. Anche i cittadini dovranno avere voce nel corso della seduta e poter esprimere il proprio ‘no’ all’opera.

La Del Trecco che ieri mattina ha ricevuto via fax l’invito alla seduta del Consiglio comunale di Spoltore, ha ricordato:

la maggioranza di governo del centro-destra al Comune di Pescara si è già espressa a più riprese contro quella struttura che comprometterebbe le quattromila famiglie che vivono sui nostri colli e che si ritroverebbero di nuovo a convivere con i rifiuti, dopo essersi appena liberati dall’incubo di Fosso Grande. Pensiamo alla presenza del pattume: il progetto prevede infatti anche il trasbordo dell’organico presso l’impianto anche se per la sola separazione, non per il trattamento, ma comunque generando inevitabilmente un insopportabile maleodore.

E pensiamo anche all’intenso traffico di mezzi pesanti diretti verso l’impianto che inevitabilmente attraverseranno le nostre strade. Lo abbiamo ribadito qualche giorno fa nel corso della Commissione consiliare Ambiente, dinanzi all’assessore all’Urbanistica del Comune di Spoltore Ernesto Partenza e venerdì lo ribadiremo nel corso della seduta consiliare. Attualmente  ci troviamo dinanzi a un accordo di programma ideato da un privato che ha proposto la realizzazione di un capannone per la separazione dei rifiuti su una superficie di un ettaro, una palazzina di 2.300 metri quadrati per uffici, aree verdi e parcheggi asserviti alla ditta.

Mancano però la Valutazione di impatto ambientale e la Valutazione ambientale strategica che devono certificare l’impatto ambientale dell’impianto sul territorio e lo stesso impianto a oggi non è contemplato nei Piani territoriali di Provincia e Regione, comunque competenti in materia. Ma ci sono ancora i margini per fermare l’iniziativa privata: l’accordo ha infatti ricevuto solo un parere di ammissibilità da parte del Consiglio comunale di Spoltore, non è ancora stato ratificato dall’Assemblea, è dunque chiaro che in caso ci fosse la volontà politica di respingere tale proposta l’impresa proponente non potrebbe avanzare alcuna richiesta di risarcimento danni, contrariamente a quanto continua ad affermare l’assessore Partenza.

Ma è evidente che il varo o meno di quell’accordo di programma dipende esclusivamente dalla volontà politica dell’amministrazione spoltorese che, mentre tutti parlano di area metropolitana, non ha chiesto neanche un parere al Comune di Pescara. Anzi, lo stesso assessore Partenza ha dichiarato che dopo tutto l’impianto avrà un basso impatto per Spoltore trovandosi in un’area ricadente completamente sulla linea di confine con Pescara, senza pensare dunque alle 400 famiglie spoltoresi che comunque vivono nella zona, né tantomeno alle 4-5mila famiglie di Pescara che gravitano nell’area dei colli, che per il nostro governo cittadino non è una periferia, ma è uno dei nodi strategici del territorio che vogliamo salvaguardare a ogni costo.

Mi preoccupa poi la scelta dell’area individuata per l’impianto: oggi quel terreno, tutt’altro che degradato, ha una destinazione agricola, ma il Comune di Spoltore, pur disponendo di un’alta percentuale di aree artigianali, ha comunque approvato una modifica della destinazione delle aree, senza pensare alle centinaia di mezzi che ogni giorno attraverseranno le nostre strade, all’incremento del traffico pesante, con risvolti abnormi per la popolazione.

E’ dunque chiaro che non riteniamo affatto qualificante un progetto del genere che rischia di avere pesanti conseguenze in termini ambientali per Pescara, una città che ancora oggi paga le conseguenze di una discarica che per decenni ha caratterizzato la vita nel quartiere Colli, ossia Fosso Grande, che ancora oggi è un sito inquinato, come hanno dimostrato le analisi che vengono effettuate ogni mese. L’unico utilizzo che ormai potremo farne è la sua trasformazione in un sito di produzione di energia fotovoltaica.

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