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Abruzzo, in Consiglio regionale interpellanza per aumento pedaggi autostradali

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PESCARA – Il  Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri rende noto che domani , martedì 10 aprile, approderà in Consiglio regionale  l’interpellanza depositata lo scorso gennaio per chiedere al Governatore D’Alfonso quali iniziative intendesse concretamente mettere in atto per impedire il salasso degli abruzzesi determinato dallo spropositato aumento dei pedaggi autostradali sull’A24 e A25 pari al 12,89 per cento.

Tale interpellanza è stata firmata da Sospiri con i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo, Gianni Chiodi, Paolo Gatti, Emilio Iampieri e Mauro Di Dalmazio.
“Purtroppo ancora una volta lo scorso gennaio si è avverato ciò che avevamo previsto ben due anni fa, ovvero un rincaro assurdo dei pedaggi che stanno pagando gli abruzzesi nel silenzio della Regione Abruzzo –ha commentato il Capogruppo Sospiri riepilogando a grandi linee la vicenda -. In sostanza nel 2012 Autostrada dei Parchi, dell’imprenditore Toto, ha chiesto lo sblocco degli aumenti Istat, il Ministro Delrio ha riscontrato che Autostrada dei Parchi avrebbe dovuto fare dei lavori sulla rete che, a suo giudizio, non erano stati eseguiti e ha respinto la richiesta degli aumenti dei pedaggi.

Autostrada dei Parchi ha fatto ricorso al Tar Lazio che ha accolto la sua istanza, superando le indicazioni del Ministero e, sembra, dopo che la società di Toto ha dimostrato di aver fatto alcuni dei lavori prescritti, ottenendo il consenso all’aumento delle tariffe a carico degli automobilisti. Solo che all’aumento Istat del 2,74 per cento scattato dal primo gennaio 2018 per tutto il Paese, Autostrada dei Parchi ha sommato anche gli ultimi cinque anni di blocco, dunque ha moltiplicato 2,74 per cinque, e, in un solo giorno, ha aumentato i pedaggi del 12,89 per cento, una cifra chiaramente spropositata e impossibile da sostenere, aumenti che, come abbiamo ricordato nella nostra interpellanza, rappresentano un grave danno per le aziende e per tutto il comparto produttivo dell’Abruzzo, nonché per gli automobilisti che sono costretti a viaggiare per lavoro considerando l’assenza di un efficiente collegamento su ferro.

Ora, a fronte di tale situazione, il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, seppur interessato solo per il tratto finale dell’autostrada, ha chiesto addirittura a Capodanno un incontro urgente al Ministero per affrontare la problematica degli aumenti che ha pubblicamente definito ‘paradossale’. Giustamente tale situazione ha scatenato la preoccupazione di tutte le Associazioni di categoria dei comparti industriali, artigianali, commerciali e turistici, oltre che la reazione delle Associazioni di difesa dei consumatori.

E purtroppo, ancora una volta, ci è toccato constatare come Forza Italia avesse già previsto tale scenario quando, in sede di Consiglio regionale, da noi richiesto e tenutosi il 24 maggio 2016, in riferimento ai progetti di potenziamento e alla messa in sicurezza dei tratti autostradali A24 e A25, avevamo chiesto di chiarire alla concessionaria Autostrada dei Parchi Spa la non sostenibilità di nuovi aumenti tariffari ingiustificati, prevedendo che sarebbero ricaduti sulle spalle dei cittadini. In quella sede il Consiglio regionale ha approvato un documento teso a scongiurare gli aumenti e lo stesso Presidente D’Alfonso si era fatto carico di riportare la volontà dell’Assemblea regionale in sede di trattativa con il Ministro delle Infrastrutture.

Peraltro i tratti dell’A24 e A25 sono oggetto di continui cantieri per la messa in sicurezza sismica, cantieri che rendono la percorrenza quasi impossibile per le continue deviazioni che rallentano la marcia, non giustificando quindi un tale spropositato aumento a fronte di un servizio carente e oggettivamente difficile. A questo punto – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri –, a fronte dell’incremento delle tariffe, abbiamo ritenuto opportuno chiarire pubblicamente cosa concretamente il Presidente D’Alfonso intendesse fare per fermare un tale salasso. A fronte dell’attivismo del Presidente Zingaretti, abbiamo purtroppo constatato l’inerzia e l’assordante silenzio del Governatore D’Alfonso, quindi da quattro mesi attendiamo di sapere perché non si sia pronunciato nel merito, perché non abbia dichiarato guerra a quegli aumenti inaccettabili, perché abbia scelto di non difendere l’Abruzzo a Roma, forse, sappiamo oggi, per non pestare troppi piedi in vista della sua candidatura senatoriale in un collegio blindato. Una candidatura barattata con il salasso degli abruzzesi”.

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