In questo caso, visto l’argomento della puntata e i numeri tragici anche di questo terremoto – dopo quello del 2009 – ci si sofferma sulle scuole e sulla loro messa in sicurezza in un “viaggio” fra finanziamenti insufficienti e incertezza sui tempi di realizzazione.
“Un tentativo di rappresentare, in maniera puntuale e credo onesta, la solitudine degli enti locali e anche di rispondere alla domanda di sicurezza che, giustamente, arriva dai cittadini” dichiara il Presidente che aggiunge: “Enti stretti fra responsabilità personali e decisioni difficili ma senza avere, ormai da anni, quell’autonomia finanziaria che ti consente di fare una programmazione degna di questo nome. Al netto della malagestio o dei fenomeni di malaffare che pure esistono ma che non sono la prima causa del problema, rimane un divario netto fra le risorse che vengono stanziate e quelle che servirebbero con una superfetazione legislativa senza una vera semplificazione procedurale. Così è una rincorsa a sistemare il danno senza curare il male e ogni volta si ricomincia da capo: Un discorso che vale per le scuole come per il dissesto del territorio”.
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