ABRUZZO – “GIÙ LE MANI DAL NOSTRO MARE” torna ad affermare con forza il M5S, dando appuntamento nel Gargano ai portavoce delle tre regioni e ai cittadini, per difendere l’incolumità di uno dei paradisi naturalistici del Paese, che rischia di essere devastato dalle trivelle.
“Parliamo di un’area da 374 chilometri quadrati che va, appunto, dalla Puglia all’Abruzzo passando per il Molise – spiegano gli organizzatori – Ci dicono che non è per trivellare che hanno dato questa concessione, ma la Petroceltic, certo, non si occupa di ricerca universitaria o scientifica e, laddove dovessero trovare giacimenti, chiederebbero sicuramente di trivellare e non possiamo permetterlo”.
Inoltre, il progetto della Petroceltic alle Isole Tremiti è il simbolo di un sistema potenzialmente mortale e il caso, forse unico, di una concessione giunta a distanza di anni dalla VIA. La Valutazione d’Impatto Ambientale sul permesso di idrocarburi nel mare davanti a Puglia, Molise e Abruzzo, infatti, si è conclusa nel marzo 2011, quindi la concessione è arrivata oltre quattro anni e mezzo più tardi, per giunta pochi giorni dopo il ripristino del limite delle 12 miglia.
Ora” ricordano gli organizzatori “Nel nostro mare utilizzeranno tecniche aggressive, come l’airgun, che provocano danni fisici ed alterazioni comportamentali delle specie marine. Basti pensare allo spiaggiamento dei capodogli del 12 settembre 2014 a Vasto. Il mare – chiudono gli organizzatori – rappresenta la vera economia sostenibile per questi territori, con enormi potenzialità per l’innovazione e la crescita locale, invece viene svenduto alle lobby petrolifere per poco meno di duemila euro l’anno!”