PESCARA – Presentata stamane, presso la Nave di Cascella a Pescara, l’iniziativa nazionale “Noi contro solo le barche che affondano”, ideata dall’associazione PiùAbruzzo di cui è presidente il giornalista abruzzese Marco Manzo.
La manifestazione, che si terrà domenica 4 ottobre, è stata pensata per dare un segnale di solidarietà e vicinanza a tutti coloro che lasciano i loro Paesi, in cerca di pace e serenità, e invece trovano il buio in fondo al tunnel.
Per aderire basta un semplice gesto: posizionare una barchetta di carta nelle fontane delle città, per ricordare le vite spezzate. Questa mattina c’è stata una sorta di “anticipazione” dell’evento, in quanto il presidente del consiglio comunale di Pescara, Antonio Blasioli, e l’assessore al verde pubblico, Laura Di Pietro, hanno messo dentro la Nave di Cascella una barchetta ciascuno per esprimere la propria condivisione di questo messaggio. L’obiettivo è ricordare le vittime di questi mesi, le vite spezzate, il futuro negato a centinaia di persone. Una barchetta di carta nelle fontane delle città italiane, nessun corteo o manifestazione: domenica 4 ottobre molti di noi appoggeranno sull’acqua di una fontana una barca, una barca di carta, non importa il colore, non importa come o a quale ora, sarà presente il suo pensiero in mezzo a quello di altri, esattamente come il pensiero di centinaia di vittime sconosciute l’una all’altra, si è incontrarono in un viaggio, purtroppo l’ultimo.
Un dissenso per ciò che è accaduto e continua ad accadere, scevro da polemiche di parte, distante dalle sterili polemiche strumentalizzate da parte di social e quotidiani. L’espressione di quella totale impotenza e rabbia di fronte agli aventi che in modo simbolico diventa manifesto di un pensiero. Perché nessuna faziosa polemica giornalistica ricordi queste vite solo come numero, perché quelle che sono state delle vite non diventino strumento di propaganda. Si può essere contrari a molti comportamenti, ma non si può essere contrari alla vita. La scelta delle barchette di carta non sia considerata una discriminante, ma un simbolo che vuol rappresentare anche coloro che con qualsiasi mezzo cercano o hanno cercato di poter avere una possibilità di vivere.
Oltre al Comune di Pescara, hanno aderito anche i Comuni di Bologna, L’Aquila e Spoltore. In merito a quest’ultima città, registriamo la dichiarazione del sindaco Luciano Di Lorito: “L’intera comunità di Spoltore è invitata a partecipare all’iniziativa con un semplice, ma significativo gesto umanitario”, ha affermato Di Lorito. “Facendo galleggiare simbolicamente una piccola barca di carta a Fonte Grande, si mostrerà la vicinanza a tutti quegli uomini, donne e bambini, che hanno perso la vita nel loro viaggio più lungo”.
A Roma è prevista una mobilitazione presso la Fontana di Trevi. Per Marco Manzo, “Si può essere contro moltissime ragioni, ma mai contro la vita”. Contestualmente, Manzo ha lanciato anche una proposta: “Usare le 22mila new town dell’Aquila, che nei prossimi mesi verranno svuotate, per ospitare i migranti. Gli aquilani sanno cosa significa perdere una casa e perdere la speranza. La diversità, come la malattia e come la guerra, può diventare una grande occasione di crescita culturale. L’Abruzzo potrebbe essere in prima linea sotto questo punto di vista”.