Home » Eventi Abruzzo » Cinema » “Don Camillo di Duvivier” e “Nana” di Renoir per la conclusione dell’omaggio ad Alessandro Cicognini

“Don Camillo di Duvivier” e “Nana” di Renoir per la conclusione dell’omaggio ad Alessandro Cicognini

da Redazione

manifesto cicogniniPESCARA – L’omaggio ad Alessandro Cicognini al Mediamuseum di Pescara nell’ambito del 25° Scrittura e Immagine Film Festival volge al termine. Domani, 14 novembre alle ore 18.30 sarà proiettato “Don Camillo” di Julien Duvivier: in un piccolo paese della Bassa Padana la vita si svolgerebbe tranquilla se le dispute tra il parroco (Don Camillo) e il sindaco comunista (Peppone) non fossero all’ordine del giorno. I due tentano di ostacolarsi vicendevolmente, benché fondamentalmente si stimino. Don Camillo, a causa del suo temperamento, deve subire i frequenti rimproveri del Crocefisso nella sua chiesetta. Peppone si dà anima e corpo alla costruzione di una Casa del Popolo, ma anche Don Camillo non vuole essere da meno e si dà da fare per completare la costruzione del suo oratorio. Tratto dal noto libro di Giovanni Guareschi.

A seguire alle ore 20.30 il film muto “Nanà” di Jean Renoir risonorizzato con le musiche di Rita Marcotulli: nella Parigi del Secondo Impero (1852-1870), Nanà Coupeau, attrice e cortigiana, si diverte ad umiliare e rovinare i suoi spasimanti, avida di lusso e di pieceri finchè, ridotta in miseria, muore di vaiolo. Dal romanzo di Emile Zola (1880), il secondo degli 8 film muti di Jean Renoir, sicuramente il più importante, considerato uno dei suoi massimi capolavori, nonostante il suo insuccesso commerciale che, dati gli alti costi, portò alla rovina il regista, che ne era anche produttore. Influenzato nel décor da von Stroheim, Renoir affidò all’allora moglie Catherine Hessling il ruolo della protagonista. All’inizio, nella parte del commediografo Fauchery, appare l’attore Claude Moore, cioè il futuro regista Claude Autant-Lara, scenografo e costumista del film. La versione qui presentata si avvale dei materiali accuratamente restaurati in Francia e della colonna musicale composta da Rita Marcotulli, pianista e autrice di musiche da film tra cui la colonna sonora del film di Rocco Papaleo “Basilicata Coast to Coast” che gli è valsa numerosi premi come il Ciak d’Oro e il David di Donatello.

Ti potrebbe interessare