PESCARA – Domani, giovedì 8 ottobre dalle ore 21 presso, la Sala Consiliare di Palazzo di Città a Pescara, si terrà un incontro pubblico dal titolo “Noi la mafia e gli stili di vita nascosti” a cui parteciperà il fondatore dell’associazione “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, Don Luigi Ciotti.
Inoltre Caritas e Libera vengono coinvolte nell’adozione e riqualificazione del parco cittadino di via Tavo.
“Don Luigi Ciotti è notissimo per il suo impegno civile che da anni attraversa l’Italia – ha sottolineato il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini – la sua funzione sarà duplice: quella di programma con le mafie che strangolano il Paese, che oggi non sono più quelle di una volta ma riguardano i colletti bianchi, mafia che è invisibile. Poi abbiamo chiesto a Don Ciotti di fare un sopralluogo al Parco dell’Infanzia che di bello ha solo il nome, a ridosso del ferro di cavallo ed è una sorta di supermarket della droga. È hotel della disperazione. È di questo che vogliamo parlare con Don Ciotti e con la Caritas. Vogliamo prenderci cura del Parco, ma vuole essere un invito alla cittadinanza affinché tutti si prendano cura di questo Parco e diventi un luogo ludico per i bambini e di cultura. Le mafie sono rappresentate dal tritolo e dai colletti bianchi, ma anche da tutti noi quando non ci occupiamo del bene pubblico”.
“L’incontro che abbiamo promosso con il Comune “Noi la mafia e gli stili di vita nascosti” ha un titolo particolare – illustra Corrado De Dominicis della comunicazione Caritas – perché crediamo che la dote di tutti non sia nascondere, ma interessarsi al bene comune. In questo contesto si innesta il progetto del parco di via Tavo, che è bene comune per cui vogliamo impegnarci. In giugno al sopralluogo con sindaco e assessori abbiamo trovato un luogo di illegalità e spaccio e lì prendemmo un impegno a volere convocare Libera attraverso il presidio di Pescara, oltre a tutti gli enti che vorranno manifestare un interesse, insieme a tutte le associazioni per prendersi cura di tale parco. L’invito a don Luigi è anche alla cittadinanza, perché il luogo torni ad essere abitato dall’infanzia, vivo e frequentato dalla cittadinanza, dalla gente del quartiere. Questo abbiamo chiesto come approfondimento a don Luigi, perché le mafie sono quelle che ci vedono anteporre il nostro interesse a quello della comunità. Ringraziamo l’Amministrazione per aver messo in comune la Sala Consiliare e per lavorare insieme al progetto per il parco”.
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