“Momento drammatico per le piccole imprese. Ci sono spazi per ampliare e rafforzare il ruolo dei confidi e sostenere sempre di più le piccole e medie imprese”
PESCARA – Il mondo finanziario abruzzese scrive una pagina di storia nuova, con una donna alla guida di un confidi. E’ Donatella Paolucci, che da pochi giorni ha assunto la direzione di Fidimpresa Abruzzo, il confidi del sistema associativo della Cna Abruzzo presieduto da Giorgio Stringini: un ruolo delicatissimo, che l’esplosione di una crisi sanitaria senza precedenti ha gettato sulla vita di piccole e medie imprese, mettendole di fronte a un’emergenza mai vista sin qui. «Ma ora occorre il sostegno delle istituzioni, Regione in testa, per varare interventi concreti e misure agevolative che le aiutino, visto il momento drammatico che stanno attraversando. E, insieme, una crescita della disponibilità di un sistema bancario che in Abruzzo negli ultimi anni ha vissuto una ristrutturazione profonda» dice.
Nata a Chieti, residente a Crecchio, sposata con un figlio, laureata in Economia e commercio e abilitata alla professione di commercialista, Donatella Paolucci – che prende il posto di Paolo D’Amico – ha legato la sua intera vita professionale al sistema associativo della confederazione artigiana, e in particolare all’attività dedicata al credito alle imprese.
«Molte imprese – spiega – hanno rinunciato o ridimensionato i loro piani di investimento, stanno facendo ricorso alla cassa integrazione per i propri dipendenti e stanno utilizzando gli ammortizzatori sociali, stanno attivando finanziamenti per ricevere una iniezione di liquidità e pagare i propri fornitori. Nel 2020 le imprese hanno ottenuto liquidità a costi molto bassi, ma a breve dovranno cominciare a rientrare delle loro esposizioni e i Confidi possono essere uno strumento indispensabile ed un punto di riferimento per aiutarle a superare questo momento: insomma, il mio incarico arriva in un momento estremamente difficile, il mio compito non sarà facile».
Un terreno accidentato quello del credito alle imprese, che ora deve fare i conti con un’emergenza che ha fatto scattare l’allarme rosso nei loro bilanci, soprattutto in quelle più piccole: «Come confidi stiamo assecondando i decreti normativi e del cosiddetto temporary framework, la norma dell’Unione europea che consente un allentamento delle regole sugli aiuti di Stato, concedendo una garanzia fino al 100% dei finanziamenti e con costi ridotti. La legge di bilancio 2021 ha anche modificato la disciplina dei fondi anti-usura, prevedendo l’erogazione diretta di credito da parte dei confidi fino a un massimo di 4mila euro, ma siamo ancora in attesa dei decreti attuativi».
Circa diecimila soci, con 11 milioni di patrimonio, 21 milioni di Fondi rischi di cui 6 milioni di Fondi di terzi e 4 milioni e mezzo di fondo antiusura, 55 milioni di garanzie rilasciate, convenzioni in corso con 17 diversi istituti di credito, una rete di sportelli sparsi nelle quattro province, Fidimpresa Abruzzo è ad oggi uno dei confidi più grandi dell’intera galassia del sistema di garanzie che ruota attorno al credito in Abruzzo: «Ma ci sono spazi per ampliare e rafforzare il ruolo dei confidi e sostenere sempre di più le piccole e medie imprese» conclude Paolucci.