Un abruzzese di successo: imprenditore, creatore di moda e filantropo
PESCARA – Un abruzzese di successo: imprenditore, creatore di moda e filantropo: Donato Di Pierdomedico divenuto poi famoso come Dane Barse. Un “roccolano” capace di affermarsi in America senza mai dimenticare le sue origini. Anche il Papa ne riconobbe le grandi qualità umane assegnandogli il prestigioso riconoscimento : “La Commenda dell’Ordine di san Gregorio Magno: classe civile”.
Dane Barse ( Donato Di Pierdomenico) nasce il 12 ottobre del 1901 a Roccamorice (PE) da Francesco e Anna Di Nardo. Ha solo 11 anni quando, dopo una lunga traversata, scorge da lontano “Ellis Island” e il nuovo mondo. Inizialmente la famiglia si insedia a Philadelphia dove i suoi genitori apriranno un piccolo emporio. Intanto il piccolo Donato, aiutato da un giovane sacerdote anche lui di origini abruzzesi, studia con estremo profitto ed impara in breve la nuova lingua. Non disdegna , naturalmente, di aiutare i suoi nell’attività famigliare. Dopo due anni però la madre manifesta la volontà di tornare in Italia e il marito decide di assecondarla. Il piccolo Donato chiede di restare e viene affidato ad una famiglia di connazionali. Non si sottrae ad alcun tipo di lavoro ma continua comunque a studiare. Trova lavoro in fabbriche di abbigliamento prima in Canada poi a New York e Philadelphia. Intuisce che questo settore è in forte espansione e che può essere per lui la grande occasione. Divenuto padrone dei “segreti” del settore Dane si trasferisce, nel 1921, nella cittadina di Vineland(New Jersey) e qui apre una piccola fabbrica di tessuti. In pochissimo tempo arriva il successo in molti ricordano una sua particolare creazione di “Top-O-Mart”. Intanto è stato raggiunto da Perry il fratello più piccolo.
La fabbrica prima viene ampliata e poi a questa se ne aggiungeranno altre. Nella vicina Camden. La sua realtà arriverà ad occupare oltre 5.000 persone. Il 16 settembre del 1926 sposa Josephine Simi dalla quale avrà un solo figlio, Denis Enrico, nato nel 1938. E’ in questo periodo, precisamente nel 1927, che Donato Di Pierdomenico decide di cambiare, legalmente, il suo nome e diverrà per tutti e per sempre Dane Barse. Fonda altre società diversificandole nella produzione chi nell’abbigliamento maschile e chi in quello femminile. Riesce a portare nella sua azienda i più importanti “Faschion Designers” sottraendoli alla concorrenza. Il suo contributo alla crescita industriale della intera regione ne fa oramai una vera autorità.
Sono innumerevoli gli incarichi che è chiamato a ricoprire in Banche, Fondazioni, Ospedali e Scuole. Diventa anche Presidente della locale Camera di commercio ha incarichi nell’Ordine Figli d’Italia in America e in quello dei Cavalieri di Colombo. In maniera, spesso silenziosa, si adopera nell’aiuto dei più poveri. Nel 1945 con un sostanzioso finanziamento favorisce la nascita, in Italia, dell’Opera per il ragazzo della Strada voluta da Mons. John Patrick Carrol- Abbing. Questa azione, unita a quelle già fatte, porta il Papa a conferirgli un importantissimo e prestigioso riconoscimento: “La Commenda dell’Ordine di san Gregorio Magno: classe civile”. Ora per tutti è “il buon filantropo abruzzese”. Il 28 febbraio del 1960, a soli 59 anni, questo geniale ed amabile “roccolano” muore a New Orleans. Sarà il fratello Perry a raccogliere il suo “testimone”.
(a cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”)