TERAMO – Non c’è proprio nulla da festeggiare, sostiene la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri, in occasione della Giornata Mondiale delle donne.
I dati Istat, dei primi mesi del 2018, segnalano un lieve incremento dell’occupazione femminile in Italia che si attesta al 43,6%, penultima in Europa, solo dopo Malta (34,6%) : sette milioni di donne in età lavorativa sono fuori dal mercato del lavoro.
Il tasso di occupazione delle donne resta comunque di quasi 20 punti percentuali inferiore a quello degli uomini (67%) e nella nostra Provincia la disoccupazione femminine resta elevata come in tutto l’Abruzzo e a Teramo si registra un alto numero di lavoratori precari per non parlare della quota di lavoro non retribuito (soprattutto di cura delle persone) che viene svolto da 2 a 10 volte in più dalle donne rispetto agli uomini.
Le donne guadagnano il 9% in meno rispetto ai colleghi maschi, un gap che sale ulteriormente in ruoli manageriali e nonostante le donne raggiungono migliori risultati scolastici, le difficoltà rimangono enormi a raggiungere ruoli direttivi.
La donna rimane “Angelo del focolare” dedita al lavoro domestico e alla cura della famiglia e se l’aspettativa retributiva è bassa si preferisce, in presenza di figli a carico, non lavorare visto che i costi dei servizi sostitutivi per la cura dei bambini riducono drasticamente se non superano lo stesso stipendio.
La Provincia di Teramo, con una differenza tra lavoratori maschi e femmine del 20,5 per cento, si guadagna il 75 posto tra le province Italiane.
Bisogna necessariamente migliorare la condizione della donna e investire sulle donne, sostiene la Consigliera di Parità Brandiferri, perché solo attraverso una reale inclusione delle donne nel mercato del lavoro molte cose cambierebbero radicalmente con conseguenze significative su crescita economica e sostenibilità sociale. Si può tranquillamente sostenere, conclude la Consigliera di Parità, che a Teramo il lavoro non lo si può assolutamente considerare rosa.