LANCIANO (CH) – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere di FI Manlio D’Ortona: “Siamo ormai difronte ad una valanga in caduta libera che travolge tutto quello che incontra. Adesso tocca alla Casa Editrice Rocco Carabba. Il comune disimpegna le sue quote ed esce dalla società. Ma è solo l’ultimo anello di una catena più lunga.
Si depaupera prima Palazzo degli Studi rinunciando ad un suo rilancio potenziando, con altre iniziative di alta formazione, quello che già funzione come la scuola ITS – scuola post secondaria ad alta specializzazione tecnologica (risultato e farina di altri “sacchi”), poi si passa alla Casa di Conversazione e poi ancora si “abbatte” il sito ufficiale della Cultura a Lanciano e adesso tocca alla Casa Editrice Rocco Carabba srl .
Parliamo di quote, in riferimento alla società Rocco Carabba, che hanno un valore nominale di 780 €, direi quindi solo con un valore simbolico storico e culturale dove la presenza dell’amministrazione comunale ha solo senso per affiancare, contribuire, organizzare, promuovere e partecipare. In altri termini si preferisce fuggire piuttosto che trovare forme di rilancio per i gioielli della storia Lancianese ed Abruzzese.
La questione è sempre la stessa: mai una azione che mirasse a costruire e migliorare con una visione di lungo termine i nostri gioielli attraverso programmi e idee e poi, magari, anche risorse.
Invece si portano spese di manutenzione ordinaria, e ripeto, di manutenzione ordinaria, come debiti fuori bilancio in consiglio comunale. In altri termini Il peggiore esempio di cattiva gestione che possa manifestarsi. E chi pagherà? Come al solito i cittadini tutti, nessuno escluso.”