Dragaggio del porto di Pescara, l’Arta difende il suo operato

Condividi

I vertici ARTA confermano gli esiti delle analisi sui fanghi effettuati dai laboratori di Chieti, L’Aquila e Pescara

PESCARA – Ieri mattina si è svolta una conferenza stampa convocata nella sede ARTA di viale Marconi a Pescara  durante la quale Mario Amicone, Direttore generale dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, ha incontrato i giornalisti per salvaguardare l’immagine dell’Agenzia e difendere la professionalità dei dirigenti e tecnici dei Distretti, che su richiesta del Commissario Guerino Testa hanno eseguito le analisi per il dragaggio con grande senso di responsabilità, di fronte ad una situazione di grave emergenza.

Amicone ha ribadito la bontà dei risultati analitici relativi ai fanghi del porto canale di Pescara, in particolare per i valori dei pesticidi e nello specifico il DDT,  validità confermata tra l’altro dal recente accreditamento rilasciato ai laboratori dell’Agenzia dall’ente unico nazionale Accredia.Tali analisi  invece sarebbero state messe in discussione dalle indagini e dai controlli del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri che hanno sequestrato draga e dragaggio di quella darsena commerciale  dove sarebbero stati trovati pesticidi .
Erano presenti il Direttore Tecnico Luciana Di Croce, i Direttori dei Distretti di Chieti, L’Aquila e Pescara, nell’ordine Edda Ruzzi, Virginia Lena e Angela Del Vecchio, e i Dirigenti di Chieti e Pescara, Giovanna Mancinelli ed Emanuela Scamosci.
E’ stata Luciana Di Croce a spiegare che

ad oggi sono stati analizzati 54 campioni di sedimenti prelevati nella zona della darsena secondo il piano di campionamento predisposto da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ndr) e sono in fase di completamento le analisi dei prelievi effettuati nel porto canale, per un totale di circa 40 campioni. I pesticidi ricercati dall’ARTA  sono quelli individuati dal piano di ISPRA, così come regolamentato dal Decreto Ministeriale 24/01/1996 per la movimentazione dei sedimenti marini: la ricerca del DDT ha fornito per tutti i campioni esaminati risultati inferiori al limite di rilevabilità della metodica, pari a 0,1 microgrammi/chilo.
Il Direttore Tecnico ha sottolineato inoltre che le analisi eseguite negli ultimi anni dall’ARTA per il monitoraggio del fiume Pescara, così come i controlli effettuati nell’ambito del monitoraggio marino-costiero o, a vario titolo, sui sedimenti marini, non hanno mai evidenziato concentrazioni di pesticidi (DDT e suoi metaboliti) al di sopra del limite di rilevabilità della metodica.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter