PESCARA – Ieri mattina è finalmente arrivata sulla banchina di levante del porto canale la vasca necessaria per il trattamento e la decantazione del materiale e dei detriti che verranno dragati dal porto . Si spera così che possa sbloccarsi definitivamente la situazione e si possa iniziare l’intervento,divenuto improcrastinabile, di escavazione dei fondali dello scalo pescarese. Inoltre è pervenuta la nota di risposta dal Ministero, al quale il sindaco Albore Mascia si era rivolto lo scorso 15 gennaio con una lettera ufficiale nella quale si richiamava l’attenzione del Dicastero sulla situazione ormai intollerabile del porto canale di Pescara, all’indomani tra l’altro dell’ordinanza emanata dal Comandante della Direzione Marittima Pietro Verna per limitare l’utilizzo dello scalo. Infatti l’ingegner Donato Carlea, il Provveditore del Ministero ,che il prossimo primo febbraio sarà a Pescara per valutare la situazione concreta del nostro porto ,ha inviato una lettera di risposta dalla quale si evince la volontà e l’impegno per risolvere in modo definitivo e tempestivo la problematica del dragaggio del porto canale di Pescara.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la nota pervenuta dal Ministero, ha detto:
La lettera ricevuta stamane dal Provveditore Carlea ci ha confortato e confermato che l’attenzione del Governo nei confronti del problema del porto di Pescara è massima . In sostanza, nella sua lettera, il Provveditore afferma che ‘in merito alle difficoltà attuali del traffico marittimo nelle quali versa il porto canale di Pescara, anche in relazione all’ingente deposito invernale di materiale proveniente dal fiume, il Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna conferma che sta ponendo in essere ogni sforzo possibile per risolvere la questione, non ultimo il recente reperimento di 1milione 900mila euro ottenuti tramite una variazione di programma in corso di approvazione da parte della Direzione regionale per i Porti, il cui progetto è stato già redatto e approvato dal Cta del Provveditorato stesso’.
L’ingegner Carlea ha sottolineato anche gli sforzi e l’impegno profusi dal Provveditorato sul ‘caso’ Pescara, anche in relazione alla prima fase del dragaggio, ormai pronto a partire, ‘sforzi che ormai da tempo dimostrano come questo Provveditorato abbia a cuore le sorti del porto di Pescara, nonostante la nota carenza di finanziamenti dovuti alla situazione storica nella quale il paese si trova. Il Provveditore ha infine ricordato ‘come l’insabbiamento del porto scaturisca da una problematica di carattere generale che coinvolge la regimentazione delle acque del fiume Pescara che, in prospettiva futura per la soluzione definitiva del problema, dovrà essere il primo punto da risolvere’.
Una necessità che ben conosciamo e proprio per tale ragione, accelerando le procedure quanto più possibile, l’amministrazione comunale ha già affidato a inizio dicembre alla società Med Ingegneria Spa l’incarico di redigere la Valutazione Ambientale strategica del nuovo Piano regolatore portuale, la Vas, chiedendo alla Regione Abruzzo la convocazione della Conferenza dei Servizi per esaminare le risultanze della Valutazione stessa, Conferenza propedeutica all’arrivo del nuovo Piano all’esame del Consiglio comunale di Pescara.
Intanto, mentre si attende dal Ministero il riconoscimento dello ‘stato di emergenza’ del porto canale, già richiesto per competenza dalla Regione Abruzzo con l’approvazione di una delibera avvenuta lunedì scorso, come sollecitato dallo stesso sindaco Albore Mascia in una nota indirizzata al Presidente Chiodi, ieri mattina è finalmente arrivata a Pescara la vasca necessaria per la decantazione e il trattamento della sabbia che la Nicolaj Costruzioni inizierà a dragare dal porto canale come da primo appalto .
Ha detto ancora il sindaco:
in mattinata l’intera attrezzatura, con le pompe necessarie per garantire l’essiccamento dei fanghi e la separazione dei detriti, è arrivata sulla banchina del nuovo molo di levante, in corrispondenza dell’area solitamente destinata all’approdo della Snav. La struttura è arrivata dal Belgio, con il supporto di una società olandese, e subito sono iniziate le operazioni per il montaggio della vasca. A questo punto è solo questione di ore per l’avvio del dragaggio stesso che non riteniamo possa essere ulteriormente bloccato o paradossalmente sospeso o ancora rinviato, come dimostra l’ultimo episodio verificatosi appena ieri pomeriggio quando la nave Tigullio è rimasta ferma nello scalo. Il porto canale di Pescara ha bisogno urgente di essere dragato, e sarà ovviamente nostro impegno istituzionale intervenire con la Regione Abruzzo per far aumentare la quantità di materiale da scavare, proseguendo le operazioni sino a prima dell’inizio della stagione balneare e ripristinando le opportune misure di sicurezza nello scalo.