PESCARA – La Commissione per la Valutazione dell’impatto ambientale ieri ha dato il via libera ufficiale al dragaggio dei primi 10mila metri cubi di sabbia dal porto canale di Pescara. Infatti sono state approvate le procedure per l’escavazione del porto e per lo smaltimento dei materiali attraverso la macchina che verrà installata sulla banchina sud del porto stesso. I lavori potranno a questo punto cominciare nei prossimi giorni, probabilmente già tra il 15 e il 20 novembre, come preventivato nel corso di un vertice svoltosi in Regione a fine ottobre.Oggi intanto domani si svolgerà l’ultimo vertice presso il Ministero per calibrare la stessa attrezzatura necessaria per lo smaltimento della sabbia tramite l’esame delle analisi condotte dall’Arta, mentre la Provincia avrà circa una settimana di tempo per l’ultima autorizzazione.
Finalmente si potrà dare una prima risposta concreta al disagio della marineria e del traffico commerciale. Nel frattempo la Regione Abruzzo sta proseguendo le procedure d’esame del secondo e più consistente lotto di lavori previsti nella legge regionale numero 34 con la quale sono stati assegnati 11milioni e mezzo di euro per interventi urgenti sui porti abruzzesi, a partire da quelli di Pescara e Ortona, con il dragaggio radicale dell’intero fiume che dovrebbe partire già a inizio anno nuovo.
L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco e il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri,ieri, al termine della riunione della Commissione di Via convocata dal Settore Energia, Ambiente e Rifiuti della Regione Abruzzo per l’esame della Valutazione necessaria al dragaggio del porto canale,hanno ricordato:
la prima urgenza riguardava il primo dragaggio per un investimento pari a 500mila euro, operazione che inizialmente doveva partire prima dell’inizio dell’estate. Ma, dopo l’espletamento della gara d’appalto effettuata da Provveditorato alle Opere marittime e Direzione Marittima, con l’affidamento dell’opera all’impresa Nicolai, sono sorte delle complicazioni inerenti lo smaltimento dei fanghi dragati: impossibile utilizzare un sito di proprietà della Nicolai a Città Sant’Angelo e impossibile impiegare la vecchia vasca di colmata del molo di levante, la stessa impresa ha dovuto subappaltare tale servizio a un’impresa belga la quale è proprietaria di un macchinario deputato al trattamento del materiale di escavazione direttamente sulla banchina portuale.
Nel frattempo è partita la procedura di Valutazione di impatto ambientale e stamane, come previsto, si è svolto l’esame del fascicolo. La Commissione ha approvato la procedura e l’operazione di smaltimento su banchina. Il fascicolo è già stato trasmesso alla Provincia di Pescara per l’ultima autorizzazione e intanto domani si svolgerà un ulteriore incontro presso il Ministero con i responsabili dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale e l’impresa per calibrare la macchina che verrà utilizzata per il trattamento dei materiali.
Nei prossimi giorni con la Direzione Marittima, il sindaco Albore Mascia e gli operatori portuali terremo un ultimo incontro per definire l’area che immediatamente verrà interessata da tale operazione e che comunque dovrebbe corrispondere all’imbocco del porto canale e all’area di attracco delle navi commerciali che oggi sono costrette a viaggiare semivuote restando al largo per evitare l’insabbiamento. Tra l’altro in questo modo andremo anche a liberare lo scalo di alaggio per consentire anche ai pescherecci di risalire il porto ed essere sottoposte a manutenzione.