PESCARA – Si susseguono gli incontri sul tema del mancato dragaggio del porto canale di Pescara divenuto un problema sempre più grave e serio sia dal punto di vista ambientale sia per gli effetti deleteri che sta determinando sull’economia del capoluogo adriatico. Ieri la marineria ha incontrato il il Sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta che ha sottolineato l’attenzione del Governo nei confronti delle vicende di Pescara ed ha restituito fiducia alle Istituzioni e alla marineria. Improta ha ribadito che il dragaggio punterà alla rimozione di almeno 200mila metri cubi di fanghi, e non di soli 50mila come ventilato nei giorni scorsi a Pescara, con un investimento di 13milioni di euro. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, presente all’incontro, ha detto che sulla vicenda del dragaggio del porto di Pescara finalmente si comincia a intravedere una luce ed ha ricordato:
già venerdì pomeriggio , nel corso dell’incontro con la marineria, abbiamo ufficializzato i primi risultati concreti a favore dei nostri armatori, con il prolungamento del fermo pesca e il versamento, da parte del Comune, del bonifico in favore della Regione per 100mila euro quale contributo al de minimis necessario per coprire gli indennizzi. Oggi l’incontro con il Sottosegretario ha gettato nuova luce sulla vicenda: Improta, con chiarezza ed efficacia, ha confermato tempi e modalità del dragaggio che ormai dovrebbe essere vicino e soprattutto ha sgomberato il campo da qualunque dubbio.
L’appalto predisposto prevede la rimozione non di appena 50mila metri cubi di fanghi, ma di ben 200mila metri cubi. I lavori dureranno 120 giorni dal momento in cui cominceranno; la prossima settimana il Provveditorato alle Opere Marittime dovrebbe finalmente pubblicare il preavviso di preinformazione del bando di gara per un importo di 13milioni di euro. E il sottosegretario ha espresso alle Istituzioni locali e alla stessa marineria la propria stima per la tranquillità con la quale, nonostante il senso di disperazione e di stanchezza, continuiamo la battaglia per restituire alla città un suo diritto, ossia la possibilità di fruire del proprio porto per fini turistico-economici o semplicemente per fini ambientali. A mia volta ho rivolto un ringraziamento al Sottosegretario Improta per la chiarezza con la quale oggi ha affrontato la problematica, senza lasciare spazio a equivoci o interpretazioni di sorta, esprimendo massima solidarietà nei confronti di quanti sino a oggi hanno patito le conseguenze legate al mancato dragaggio, dagli operatori commerciali sino agli armatori senza dimenticare le Istituzioni. Ora dovrà proseguire il gioco di squadra, specie a fronte della disponibilità manifestata dal Governo circa eventuali nuovi finanziamenti destinati al Piano regolatore portuale, un programma di sviluppo necessario che però andrà esaminato e valutato in tutte le opportune sedi con la marineria stessa che non dovrà ‘subire’ quell’intervento, ma dovrà condividerlo in un processo di piena partecipazione democratica.
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