Home » Ambiente » Dragaggio: un problema complesso … tanti commenti

Dragaggio: un problema complesso … tanti commenti

da Donatella Di Biase

PESCARA – Il “caso” dragaggio a Pescara continua a far discutere , lo scambio di accuse e controaccuse é pressocché quotidiano e  sta assumendo i connotati di uno sterile rituale che non toglie i fanghi dal porto canale ma fa cadere insieme alla pioggia di questa non-estate raffiche di pubblicità negativa sulla nostra bella città. Se materialmente  durante la stagione balneare non è possibile per ovvi motivi sversare in mare il materiale dragato conviene prepararsi in tempo per settembre   con  uno spirito di lavoro collaborativo e produttivo e non procrastinare ulteriormente un intervento che comunque doveva essere attuato da anni. Sul complesso  e  a tratti incomprensibile problema sono intervenuti in tanti ; riportiamo i commenti di Testa, Albore Mascia e della Cna.

Il commissario del dragaggio, Guerino Testa, con le sue affermazioni punta a chiarire le idee a chi “evidentemente non ha studiato bene l’ordinanza del 20 giugno della Presidenza del Consiglio dei ministri” con cui gli è stato attribuito l’incarico. Ha detto il Presidente della Provincia di Pescara

posso assicurare che stiamo facendo di tutto per garantire l’avvio delle operazioni di dragaggio del porto di Pescara in tempi rapidi. Ma come ho già detto nei giorni scorsi un commissario straordinario non ha poteri magici e si deve comunque attenere alle indicazioni dei tecnici e alle previsioni di legge, e fare in modo che venga rispettato l’ambiente. Insomma ciò che si può fare è ridurre i tempi, derogando ad una serie di disposizioni, ma la stagione balneare non consente lavori e sversamenti a mare e bisogna attendere settembre prima di avere notizie più concrete. Detto in parole povere non posso fare quello che voglio  anche se sicuramente ho la possibilità di derogare per ciò che riguarda i tempi, e mi impegno a farlo. Ma sull’ambiente non si transige. Il mio obiettivo è fare in modo che si draghi il porto e si punti, subito dopo, al superamento dei problemi strutturali, d’intesa con il Comune che ho già esortato ad andare avanti nel suo lavoro sul Piano regolatore portuale. Di certo, lo ribadisco ancora una volta, non è consentito neppure ad un commissario straordinario di eseguire operazioni di dragaggio e sversamenti a mare durante la stagione balneare, e d’altronde i tecnici che mi supportano sono stati chiarissimi a riguardo. Posso assicurare che l’impegno è totale, abbiamo assolutamente chiare le esigenze della città e di tutti gli operatori, compresa la Snav, ma non credo sia leale e corretto addossare alla mia persona responsabilità che si trascinano da anni e non è mia premura trovare un capro espiatorio. Se poi si vuole fare di una questione così delicata uno squallido teatrino della politica, lascio il campo ad altri. È uno stile che non mi appartiene.

Il sindaco  di Pescara Albore Mascia è intervenuto ieri  sul dragaggio ed ha replicato alla conferenza stampa  del Pd accusando i suoi  esponenti di fare sciacallaggio ai danni della città, dell’immagine di un territorio a vocazione turistica e della sua economia.Ha commentato il sindaco:

sino a pochi giorni fa l’amministrazione comunale non aveva prodotto nulla per incentivare le presenze dei visitatori nel capoluogo adriatico, oggi addirittura scopriamo che per aver dirottato a Ortona, e non cancellato, il collegamento del Pescara Jet con la Croazia, addirittura ci sono state ben 2mila disdette nei nostri alberghi. Forse sarebbe il caso che un Pd ormai sfiancato, allo stremo, completamente in balìa delle onde degli ultimi eventi, osservi un congruo periodo di riposo e di salutare silenzio prima di continuare a inanellare figuracce su figuracce. Intanto la maggioranza di centro-destra continuerà a governare la città, a risolvere quelle problematiche ereditate da sei anni di completo immobilismo del centro-sinistra e a garantire piena collaborazione alla Snav che, ben consapevole delle condizioni del porto di Pescara, ha mostrato grande apertura nei nostri confronti e fiducia nel nostro operato.
Un Pd confuso, stanco e ripetitivo  sta facendo sciacallaggio non contro il sindaco o contro l’amministrazione, che ormai si sono abituati alle cantilene, sempre uguali da due anni, ma fanno sciacallaggio contro la città senza preoccuparsi di danneggiare l’immagine di un territorio che vive di turismo. Purtroppo il Pd è preso completamente dal proprio atteggiamento vendicativo a causa di fatti noti alla città e da tempo all’attenzione di altri Organismi ogni lunedì mattina. Un Pd, che ha chiare e dirette responsabilità sul ‘caso’ dragaggio del porto canale, un’escavazione eseguita per l’ultima volta addirittura nel 2006, continua a ciurlare nel manico facendo un danno incalcolabile all’economia del territorio puntando su presunti errori che non fanno capo né alla mia persona, né a quella del Commissario Testa né tantomeno al Presidente della Regione Gianni Chiodi. Errori che piuttosto riguardano delle batimetrie tecniche sbagliate che sino all’ultimo ci hanno indotto a credere che il Pescara Jet non avrebbe avuto problemi a entrare nel porto canale. Se mai avessimo avuto il minimo sospetto delle difficoltà odierne è evidente che avremmo anche rinunciato per il 2011 al collegamento con la Croazia, ma chi ne aveva la competenza ci ha sempre rassicurato e lo sanno anche i vertici della Snav che infatti in conferenza stampa hanno mostrato grande apertura nei confronti di Pescara perché conoscono me, conoscono il vicesindaco Berardino Fiorilli e conoscono il nostro impegno e la nostra buona fede. Oggi i danni alla città derivano soprattutto da un Pd che, disperato, spara numeri a caso, sostenendo prima che a Pescara non ci sono progetti turistici, poi addirittura che a causa dello spostamento a una manciata di chilometri del traghetto, 2mila persone avrebbero disdetto le proprie prenotazioni alberghiere, e la cosa più preoccupante è che forse quel Pd non si rende neanche conto delle assurdità che continua a sfornare. Il centro-destra continuerà a governare la città. risolvendo i problemi ereditati dai sei anni di immobilismo amministrativo che hanno caratterizzato Pescara dal 2003 al 2009 e dal 2012 riporteremo a Pescara il collegamento con la Croazia.

Sull’ emergenza porto, la Cna invita Testa  ad indicare i tempi per superare la crisi. Secondo la
confederazione artigiana il commissario deve  coinvolgere gli operatori e bisogna puntare a  recuperare credibilità con Snav.

Ha affermato la Cna pescarese:

il  presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, nelle vesti di commissario straordinario al porto, deve indicare con precisione tempi e modi con cui intende operare per riportare alla normalità l’infrastruttura. Per ridare certezze agli operatori commerciali e ai pescatori. Per riportare sulle banchine cittadine il collegamento con la Croazia già nel 2012.

La Cna pescarese giudica strumentali

alcune prese di posizione nei confronti di Testa (insediato il 20 giugno scorso nell’incarico, ndr) e con le mani legate a causa della stagione balneare in corso

ma bolla come puerili

le proteste di importanti istituzioni che si limitano “a battere i pugni sui tavoli”»

e chiede che

dopo i disastri provocati alle diverse attività dal mancato dragaggio dei fondali del porto-canale, culminati con il trasferimento in armi e bagagli a Ortona del collegamento stagionale con la costa croata, si operi davvero una svolta nei comportamenti e negli atteggiamenti di tutti, a cominciare da chi ha responsabilità istituzionali.

A detta della Cna, già entro il prossimo mese di agosto il commissario, che in altre vicende come la battaglia contro il pedaggio sull’asse attrezzato ha dato prova di buona volontà nella difesa del territorio, dovrà portare a conoscenza di tutti gli operatori economici pescaresi un piano di dettaglio, con l’indicazione di tempi e modi per il superamento dell’emergenza: sul calendario devono essere indicati con precisione tutti quegli strumenti operativi e giuridici che dovranno impedire in futuro il ripetersi dell’emergenza, ma anche l’ammontare delle risorse a disposizione, la localizzazione dei siti in cui stoccare eventualmente i fanghi dragati, le strategie per coinvolgere tutti gli attori della vicenda.
A questo dovrà aggiungersi per la prossima stagione estiva una decisa campagna che, dopo l’esito grottesco della vicenda Snav, rilanci la compromessa e traballante credibilità della città. In sostanza, gli enti economici interessati (Regione, Provincia, Comuni di Pescara e Montesilvano, Camera di commercio) dovranno prevedere lo stanziamento di risorse straordinarie per sostenere il rilancio dell’offerta turistica pescarese, creare nuove basi per un rapporto positivo con la Snav, ridare fiducia a operatori economici frustrati.

Ti potrebbe interessare

Lascia un commento