PESCARA – Il dott.Guido Cerolini, ex assessore alle Politiche sociali, in riferimento all’ultimo episodio di cronaca registrato a Pescara, denuncia che per l’ennesima volta, nell’estate 2015, un uomo solo è stato trovato morto in casa, addirittura a un mese dal decesso, senza che nessuno se ne sia accorto. Questo sarà il decimo caso registrato in città dall’inizio dell’estate a riprova che è venuta meno quella rete assistenziale che con tanta fatica, attraverso il Comune,era stata realizzata tra il 2009 e il 2014, consentendo di sostenere chi comunque, per obbligo o per scelta, non aveva parenti o amici cui far riferimento in caso di necessità. Venivano effettuate telefonate o visite quotidiane agli over-70 censiti ogni anno dai Servizi sociali;piccole commissioni permettevano di tener sotto controllo la loro situazione sanitaria, e mai è accaduto che un anziano sia stato ritrovato addirittura a un mese dalla sua morte, solo per il cattivo odore scatenato dal corpo ormai in decomposizione.
“Quello del signor Ivo Giordano, appena 77 anni, ritrovato ieri nella sua casa di via Aterno a un mese dalla morte, non può essere archiviato solo come il classico ‘dramma della solitudine’, perché per cinque anni questi drammi, attraverso il lavoro del Comune di Pescara, li abbiamo scongiurati – ha insistito il Coordinatore Cerolini -. Un censimento interno della popolazione, già nel 2009, ci aveva fatto capire che il numero degli over-70 residenti in città era elevatissimo: molti erano vedovi o vedove, dunque vivevano soli, e la maggior parte non godeva di una rete di ‘protezione familiare’ o amicale cui potersi appoggiare in caso di malattia. Per tutelare questa fascia debole della popolazione abbiamo costituito e organizzato il Cos, il Centro Operativo Sociale, con operatori che, con l’ausilio dei servizi sociali comunali, hanno garantito, per cinque anni, l’aggiornamento costante dei dati in nostro possesso, avvalendosi anche della preziosa collaborazione delle cooperative che gestiscono i Centri sociali e anche del Reparto di Geriatria dell’ospedale civile di Pescara i quali, quando arrivava un ‘caso’ a rischio, ossia un anziano solo, ce lo segnalava puntualmente, per consentirci di farcene carico. Tali soggetti venivano assistiti con un monitoraggio costante, ossia, quando era possibile, venivano dirottati nei Centri sociali per essere coinvolti nelle attività che permettevano loro di costruirsi una cerchia di amicizie e contatti personali; quando ciò non era possibile, era lo stesso Cos che con cadenza quotidiana telefonava agli anziani, per verificarne le condizioni di salute, le eventuali necessità, anche in ordine al dover eseguire visite o esami medici, o anche la piccola spesa quotidiana, mansioni che comunque ci permettevano di conoscere gli utenti e di poter accertare le loro esigenze costantemente e in cinque anni nessun anziano è morto per un ‘dramma della solitudine’, senza che nessuno se ne accorgesse. L’estate 2015, la prima organizzata dalla giunta Alessandrini, è invece stata caratterizzata da almeno una decina di casi del genere, veri drammi, anziani ritrovati deceduti in casa dopo giorni, addirittura dopo un mese per il signor Giordano. Ciò significa che per un mese nessuno lo ha contattato, non un vicino di casa, non un parente, ma neanche un operatore sociale del Comune che, evidentemente, contrariamente a quanto assicurato a inizio estate, ha tagliato anche questo servizio, così come ha tagliato i servizi dell’Assistenza domiciliare, della Sad e del trasporto disabili e dopo aver aumentato al massimo tasse e imposte, aggravando le difficoltà economiche degli anziani. Forza Italia ritiene vergognoso quanto accaduto, e chiede che il Comune ufficializzi la rete dei servizi operativi in favore della terza età, fornendo anche le specifiche degli impegni di spesa nei confronti delle Cooperative che si occupano del Cos. Inoltre chiediamo quanti siano, oggi, gli anziani realmente assistiti, per poter confrontare questo dato con quello dei cinque anni precedenti della giunta di centro-destra”.
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