PESCARA – La sorte della donna che aveva partorito un figlio del Duce nel 1915 rivive con tutta la pietosa fine all’Auditorium Flaiano – Via Cristoforo Colombo, 122 di Pescara Venerdì 19 maggio alle ore 21:00 con il Patrocinio del Comune di Pescara. Il dramma è stato scritto e diretto da Bruno Spadaccini, il regista abruzzese aderente all’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici – Roma) che non è nuovo nel portare in scena lavori sulle donne che hanno sacrificato la vita per seguire i destini dei loro amanti, mariti, comunque uomini che le hanno considerate solo come mezzi per raggiungere i loro scopi e per i piaceri della vita.
Di Bruno Spadaccini ricordiamo, per esempio “Claretta Petacci” del 2007, rappresentato in diversi teatri regionali, e al teatro Dell’Angelo di Roma alla presenza del cugino di Claretta Giorgio Petacci e Roberto Gervaso. Alla fine della pièce del 19 p.v. si terrà la premiazione del concorso letterario “È sempre il 25 novembre” promosso e organizzato dalla Consigliera di Parità della Provincia di Teramo e supplente della Regione Abruzzo, Monica Brandiferri, per sensibilizzare sul tema contro la violenza sulle donne. Il primo premio è stato assegnato dalla giuria allo scrittore, regista abruzzese Bruno Spadaccini con il romanzo “Intanto, bisognava vivere” pubblicato da Tabula Fati nel 2013. Tratta la storia pietosa della povera Ada di Ortona (Ch) ambientata durante i tragici avvenimenti dell’ultimo conflitto mondiale.
Ma torniamo alle vicende tragiche di Ida Dalser dal Titolo “Appunti su Ida Dalser e il suo destino” sottotitolo “Immagini di una vita sepolta per aver partorito un figlio del Duce” con le parole dell’autore e regista: “Trattandosi di appunti, ogni attore serba, a vista le sue “note”. Un gioco teatrale che dona allo spettatore la forza penetrante come commento da lettura del dialogo, che, infatti appare da subito, a tratti incalzante a tratti rallentato dove emerge Ida creatura viva, palpitante, trasgressiva magnetica e intrigante. Procedendo nella drammatizzazione che abbraccia il periodo 1910/1937, abbiamo seguito di proposito un criterio ideale non cronologico. Il plot si approfondisce attraverso le lettere con cui Ida si rivolge al Senatore Albertini nei momenti di disperazione. Per il cast abbiamo fatto l’occhiolino alla corrente del Neorealismo, che è stato un movimento culturale nato e sviluppatosi in Italia durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopo guerra.
Gli attori: Rosy Binni, Loredana Saccomandi, Mauro Di Profio, Alberto De Flaviis, Franca Notarantonio, Lidia Rosaria D’Addamio, Grazia Cirolli, Antonio Pagano, e le danzatrici Claudia Caminito e Sara Di Tullio.
La pièce andrà in replica il giorno 26 maggio alle ore 21:00 al Teatro Antonio Di Iorio di Atessa.