Le indagini, effettuate grazie a intercettazioni, testimonianze e confessioni, sono state avviate a seguito dell’arresto in flagranza di reato di due degli indagati, eseguito nei pressi di un ponte di legno ubicato tra il comune di Giulianova e quello di Cologna Spiaggia, frazione di Roseto degli Abruzzi.
Da qui il nome dell’operazione, che è stata chiamata appunto “Ponte di legno”. Le successive attività investigative hanno permesso di accertare che, nonostante i due fossero ai domiciliari, continuavano a spacciare. Gli arrestati sono ritenuti di elevata pericolosità. La maggior parte degli indagati coinvolti risulta appartenere alle comunità rom presente nella provincia di Teramo, dedita anche ad attivita’ estorsive a danno dei tossicodipendenti.
Il “giro di affari” avveniva principalmente nel territorio di Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Mosciano Sant’Angelo e zone limitrofe. Si è così arrivati a due arresti in flagranza di reato e a dieci sequestri di eroina, cocaina e hashish, oltre a somme di denaro contante per circa 40mila euro provento illecito dei reati accertati. Sono stati seguiti oltre 160 casi per arrivare a sgominare la banda.
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