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Chieti, al Museo Barbella appuntamento con due protagonisti della cultura abruzzese

da Marina Denegri

Il maestro Maurizio Colasanti e la scrittrice Elsa Flacco presenteranno Il canto di una terra, un viaggio nell’Abruzzo musicale di ieri e di oggi Chieti, al Museo Barbella appuntamento con due protagonisti della cultura abruzzese

CHIETI – Il 3 gennaio a Chieti, presso il Museo Barbella, appuntamento alle 17:30 con due protagonisti della cultura abruzzese, in un evento organizzato dall’associazione Cultural Hub: il maestro Maurizio Colasanti e la scrittrice Elsa Flacco presenteranno Il canto di una terra, un viaggio nell’Abruzzo musicale di ieri e di oggi, con la partecipazione del trio Rinascenza (Luca Dragani, Marco Giacintucci e Roberto Torto) ad arricchire una serata, presentata dal giornalista Gino Di Tizio, che si preannuncia interessantissima.

Il noto direttore d’orchestra Maurizio Colasanti presenta per la prima volta a Chieti il suo saggio La musica è sfinita, uscito nel 2019 per l’editrice Excogita: un’acuta e polemica riflessione sui destini della musica e dell’arte contemporanea, che sta suscitando una vivace discussione non solo tra gli addetti ai lavori. Già presentato con successo al Book City di Milano e recentemente a Bruxelles, il libro ha captato l’attenzione delle più grandi testate giornalistiche italiane ed è pronto ad approdare su altri prestigiosi contesti internazionali. Un’opera di cui sentiremo ancora parlare, dunque, intellettualmente stimolante e di piacevolissima lettura, grazie anche allo stile ironico e arguto dello scrittore Colasanti.

Quella scritta da Elsa Flacco è invece una biografia, avvincente però come un romanzo: racconta la vita del musicista Giuseppe Dell’Orefice, nativo di Fara Filiorum Petri e attivo a Napoli come compositore e direttore d’orchestra nella seconda metà dell’Ottocento. Giuseppe Dell’Orefice. Un canto interrotto sulla scena napoletana dell’Ottocento trasporta il lettore nell’epoca d’oro dell’opera napoletana, in un vortice di trionfi, passioni, successi, invidie, cui segue un altrettanto rapido triste declino. Una vicenda umana e artistica raccontata dall’autrice con affettuosa partecipazione e apprezzabile rigore storico e documentale, qualità che ne permettono una lettura a più livelli e secondo diversi approcci.