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Il duo Meléndez al Monastero di Sant’Amico questa sera a L’Aquila

da Redazione

Duo Meléndez Morozova - Copia

Venerdì 28 luglio il vernissage della mostra Magnifica Citade; teatro sensoriale e laboratori per bambini

L’AQUILA – Nel Monastero Agostiniano di Sant’Amico a L’Aquila, nei pressi della Fontana Luminosa, vero scrigno di opere d’arte, è custodito anche il prezioso organo, capolavoro del XVII secolo attribuito a Luca Neri.

In quello stesso periodo storico uno strumento molto diffuso era il cornetto, un aerofono ligneo, che veniva usato per lo più come risposta al virtuosismo della voce, grazie alle ampie possibilità tecniche e alla bellezza del suono che lo portava a «imitar la voce humana».

Da qui nasce la proposta della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” nell’ambito de I Cantieri dell’Immaginario per un evento originale e singolare che unisce in qualche modo i due strumenti, in programma per venerdì 28 luglio con inizio alle ore 21,30.

Consonanze Stravaganti. L’Arte del Cornetto a Roma e Napoli intorno al ‘600, questo il titolo che racchiude le pagine musicali interpretate da Josué Meléndez, artista di origine sudamericane che, come cornettista, ha tenuto concerti in Europa, Canada, Americhe, con diversi gruppi altamente specializzati nel repertorio barocco. Ad accompagnarlo sullo splendido organo storico sarà la sua compagna d’arte e di vita, di origine ucraina Maria Morozova. Il concerto sarà introdotto da Armando Carideo per l’Istituto dell’Organo Storico Italiano.

Sempre venerdì 28, luglio alle ore 19.00 presso il Palazzetto dei Nobili sarà inaugurata la mostra d’arte contemporanea “Terrae Motus” dell’arte nella “Magnifica Citade”, dell’Associazione culturale Quarto di Santa Giusta – Muspac, Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 1 agosto (dalle ore 18.00 alle ore 20.30) contempla opere di artisti di rilievo internazionale come Joseph Beuys, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Vettor Pisani, Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Mario Ceroli, Carmelo Bene, Sylvano Bussotti e molti altri artisti della collezione permanente del MUSPAC, che hanno lavorato con il Museo e avuto comunque rapporti artistici con la città dell’Aquila.

Verranno esposte anche opere e video di artisti di Sarajevo donate recentemente al MU.SP.AC. ed anche quelle delle nuove e nuovissime generazioni.

Per tutta la durata dell’esposizione saranno proiettati materiali video, documenti e filmati riguardanti l’attività svolta dal MUSPAC nella “magnifica citade” nel corso dei 33 anni di attività, dalla sede di via Crispomonti a quella dell’ex Accademia di Belle Arti (già monastero di S.Maria dei Raccomandati), all’attuale di Piazza d’Arti.

Il titolo della mostra intende fare riferimento all’opera del grande artista tedesco Joseph Beuys, alla sua teoria plastica sulla “scultura sociale”, ma vuole anche essere un omaggio ad altri grandi artisti di rilievo mondiale come Jannis Kounellis, recentemente scomparso.

Il ricco programma della giornata comprende anche la replica dello spettacolo itinerante “Colomba” alle ore 18.

Tra i vicoli della zona rossa Teatrabile ci condurrà alla scoperta della protagonista del romanzo di Dacia Maraini, metafora del ritrovamento della città scomparsa.

Alle ore 20.00 all’ Auditorium del Parco è la volta di IN – TATTO, evento a cura di Gruppo E-Motion, che conclude il laboratorio a cura di Nicoletta Ragone, per bambini svoltosi nei giorni precedenti.

Un viaggio dedicato al bambino “nativo digitale”, scandito da concentrazione, ascolto del corpo, fisicità, colore. La serata è in collaborazione con l’Associazione Mamme dell’Aquila.

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