Nel pomeriggio Aurelio Picca presenterà il suo ultimo romanzo “Un giorno di gioia” (Bompiani) alla libreria Feltrinelli di Pescara alle 18, con la partecipazione di Tonita Di Nisio, Federica D’Amato, modera Massimo Pamio.
“Aurelio Picca scrive con la stessa facilità con cui noi respiriamo. “Un giorno di gioia”, mi ha riportato indietro a quegli anni oscuri della mia infanzia in cui gli adulti erano dei giganti e io un nano in loro ostaggio”. (Niccolò Ammaniti)
IL ROMANZO
Jean e Tilda sono madre e figlio. Jean, il narratore, vuole raccontare la sua storia e quella della madre, che dopo la morte del padre è divenuta ladra e rapinatrice – in una eccentrica, sensuale famiglia, segnata da conflitti economici, follie e scontri passionali. Madre e figlio fuggono a una velocità emotiva che stritola realtà e finzione: i loro sogni confondono la realtà; i loro gesti tradiscono l’immaginazione. Jean non vive una vita semplice ma accetta la femminilità sfrenata e folle di Tilda. Tilda è madre, femmina e criminale: una criminale romantica, bellissima, che ama e si dispera in mezzo ai gioielli, dentro un castello con una tigre che si chiama Asia e un tesoro che si chiama Jean.
L’AUTORE
AURELIO PICCA è nato sui Colli Albani. Vive in campagna, nelle vicinanze di Roma. Per punizione è il debutto poetico (1990). Seguono i racconti di La schiuma e I racconti dell’eternità. Del 1995 è il romanzo L’esame di maturità (Giunti, Rizzoli 2001), seguito da I mulatti (Giunti 1996), e infine per Rizzoli da Tuttestelle, Bellissima, Sacrocuore, Via Volta della Morte, Se la fortuna è nostra. Del 2011, il poemetto L’Italia è morta, io sono l’Italia e del 2012 Addio (Bompiani). Ha scritto di cinema, arte, letteratura, cronaca, costume.
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