PESCARA – L’assessore ai Lavori pubblici Alfredo D’Ercole ha replicato alla nota del consigliere Del Vecchio (Pd) sugli incarichi per il verde dicendo che la conoscenza delle norme e del codice dei contratti è fondamentale per chi si azzarda in un terreno tanto tecnico quanto quello degli appalti e degli affidamenti diretti.
Le procedure seguite dall’amministrazione comunale per consentire gli interventi sul verde sono tutte assolutamente legittime, sia l’affidamento diretto alla Ditta Renzetti, sia alla Attiva, sia la stessa gara d’appalto. Secondo D’Ercole sarebbe stato sufficiente al consigliere Del Vecchio leggere attentamente atti e procedure per non sollevare inutili polveroni e non fare una brutta figura.
Ha ricordato l’assessore :
l’amministrazione comunale, approvato il bilancio, ha avviato il maxi appalto per la manutenzione del verde, per una somma complessiva di circa 400mila euro, appalto aggiudicato a tre ditte che si occuperanno, ciascuna, di una fetta di città e in queste settimane gli uffici stanno completando il controllo dei documenti e, al di là delle nefaste previsioni delle ‘cassandre’ del palazzo, i lavori partiranno entro metà luglio.
Nel frattempo, vista la situazione d’urgenza determinata dalla necessità di procedere con i primi interventi di manutenzione del verde cittadino, l’amministrazione comunale ha intrapreso due strade: nel primo caso, disponendo di un avanzo di cassa inferiore a 20mila euro il dirigente ha inteso procedere con la trattativa privata a chiamata diretta, invitando 5 o 7 ditte, in sostanza ha fatto ricorso all’articolo 57 del Codice dei Contratti che prevede la procedura negoziata senza previa pubblicazione, e ancora all’articolo 125, comma 11, per il quale ‘per somme inferiori a 20mila euro è consentito l’affidamento diretto da parte del Responsabile unico del Procedimento senza motivazione’. E in questo caso, come riportato in determina, c’è anche la motivazione, ossia la necessità di effettuare l’intervento con urgenza.
Contestualmente l’amministrazione ha deciso di ricorrere anche al supporto della Attiva, con riferimento all’articolo 126 della legge 163 (e non all’articolo 23 bis erroneamente richiamato dal consigliere Del Vecchio) che prevede la possibilità dell’affidamento diretto del servizio, come del resto richiamato anche da un parere chiesto dallo stesso governo di centro-sinistra all’Autorità del Garante nel gennaio del 2009, con nota firmata dal dirigente Tommaso Vespasiano. Lo stesso centro-sinistra voleva infatti affidare ad Attiva l’intero servizio del verde e aveva chiesto all’Autorità un parere in merito; l’Autorità rispose che ‘tale istanza non era di sua competenza in quanto il servizio non era un problema di rilevanza economica’, contrariamente a quanto scrive con grande confusione Del Vecchio, il quale evidentemente non era neanche a conoscenza di atti prodotti dalla sua stessa maggioranza appena un anno fa. Comprendiamo la necessità del centro-sinistra di sollevare polveroni, sospetti e ‘gialli’ per mettersi in vetrina, ma almeno ci permettiamo di suggerire ai consiglieri di studiare meglio atti e procedure per evitare, come al solito, gaffe e brutte figure.