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Economia e Società in Abruzzo 2020: i dati del CRESA

da Marina Denegri

Il sistema imprenditoriale regionale mostra segni di incertezza:
negative le variazioni delle imprese artigiane e dei principali settori

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PESCARA – Secondo quanto elaborato dal CRESA – Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia – sulla base dei dati Infocamere-Movimprese, il sistema economico abruzzese alla fine del 2020 fa registrare 6.639 iscrizioni (-15,6% rispetto all’anno precedente) e 6.606 cancellazioni escluse quelle d’ufficio (-19,1%) con un saldo positivo di 333 unità che corrisponde ad un tasso di crescita dello 0,22%, inferiore allo 0,32% medio nazionale e corrispondente a circa un quarto dello 0,8% fatto registrare da Sud e Isole.

Tale tasso di crescita colloca l’Abruzzo al penultimo posto tra le regioni del Mezzogiorno seguito solo dal Molise che riporta un valore negativo. Rispetto al Centro-Nord l’Abruzzo si posiziona al 4° posto dopo la Lombardia, il Trentino Alto Adige e il Lazio.

Nel 2019 si è registrato un movimento demografico assai superiore (iscrizioni: 8.223; cancellazioni: 8.164) ma il saldo positivo del 2020 è decisamente maggiore (333 imprese contro le 59 del 2019 che corrispondono ad un tasso di crescita dello 0,04%).

Nel complesso l’andamento della nati-mortalità delle imprese rivela una forte incertezza connessa alle incognite legate all’evolversi della pandemia, incertezza il cui esito sarà evidente nel primo trimestre 2021, periodo nel quale vengono contabilizzate molte comunicazioni di chiusura di attività che pervengono al Registro delle Imprese negli ultimi giorni dell’anno.

Lo stock di imprese al 31.12.2020 è composto da 148.373 aziende, attestandosi su un valore ancora inferiore a quello rilevato nel 2017.

Negativo il contributo dato al bilancio trimestrale dalle imprese artigiane le quali rappresentano a fine periodo il 19,7% dello stock di imprese (29.301 sulle 148.373 aziende registrate in regione). Le iscrizioni nel corso del 2020 sono state 1.571, le cancellazioni (escluse quelle d’ufficio) 1.904.

LE PROVINCE

Se si esclude Chieti che fa registrare una decrescita annua del numero di imprese, l’andamento annuale delle singole province è modestamente positivo.

Lo stock di imprese registrate alla fine del periodo osservato è di 30.060 unità all’Aquila (20,3% del totale regionale), 36.059 a Teramo (24,3%), 37.399 a Pescara (25,2%) e 44.855 a Chieti (30,2%). A riportare la maggior crescita in valore assoluto di imprese registrate è

L’Aquila con 1.531 iscrizioni e 1.346 cancellazioni escluse quelle d’ufficio (saldo: +185 imprese), seguita da Teramo (iscrizioni: 1.647; cancellazioni: 1.539; saldo +108) e Pescara con 1.840 iscrizioni e 1.744 cancellazioni (saldo: +96 imprese),

Chieti, come già detto vede un decremento del numero di aziende (-56) determinato da 1.921 iscrizioni e 1.977 cancellazioni. Il tasso di crescita oscilla tra il massimo dello 0,61% dell’Aquila al minimo del -0,12% di Chieti, passando per lo 0,30% di Teramo e lo 0,26% di Pescara.

I SETTORI

Consistenti decrementi su base annua riguardano i principali settori: l’agricoltura riporta un calo di 101 imprese, le attività manifatturiere di 235, le costruzioni di 57, il commercio di 775, i servizi di 531. Particolarmente consistenti le contrazioni che hanno interessato le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-335) e le altre attività di servizi (-139).

Le uniche che presentano un consistente aumento in termini numerici sono le imprese non classificate (+2.039 unità); fanno registrare inoltre incrementi di assai minore intensità alcuni sottosettori dei servizi quali le attività finanziarie e assicurative (+14), quelle professionali, scientifiche e tecniche (+25), i servizi di supporto alle imprese (+42) e l’istruzione (+9).

LE FORME GIURIDICHE

Al 31 dicembre 2020 lo stock delle imprese operanti in regione è composto per il 56,7% (pari a 84.118 aziende) da ditte individuali, per il 27,0% (40.038) da società di capitali, per il 13,6% (20.228) da società di persone e per il 2,7% (3.989) da altre forme giuridiche. Sono le imprese di capitali quelle che aumentano in misura considerevole (+1.135 unità) e fanno registrare il più elevato tasso di crescita (2,9%). Questo dato induce a riflettere sul fatto che, nonostante il sistema delle imprese in Abruzzo stia attraversando una fase di forte indeterminatezza, prosegue la tendenza a rafforzarsi al proprio interno. In aumento anche le altre forme giuridiche (+31 imprese, con un tasso di crescita pari allo 0,8%). Tende a contrarsi, al contrario, il numero delle ditte individuali e delle società di persone che alla fine del 2020 perdono rispettivamente 480 e 353 imprese con un conseguente decremento del tasso di crescita del -0,6% e dell’1,7%.

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