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Economia: segnali di ripresa per l’Abruzzo

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Sono confermati dai dati diramati dal CRESA sullo stato della produzione nel primo trimestre di quest’anno

PESCARA – Il  vice presidente della Regione e assessore allo Sviluppo Alfredo Castiglione, commentando i numeri positivi che riguardano l’economia abruzzese, ha detto che l’impulso espansivo dell’economia regionale trova ulteriore conferma nei dati diramati dal CRESA sullo stato della produzione nel primo trimestre di quest’anno.

Ha spiegato Castiglione:

infatti, dopo i segnali di ripresa evidenziati da Bankitalia ed i dati positivi dell’ISTAT sulle dinamiche dell’export dell’Abruzzo nel primo trimestre 2011  arriva una ulteriore conferma di come la nostra regione si appresti ad uscire dalla crisi. Le variazioni congiunturali della produzione (+8,4%), del fatturato (+7,6%), e delle esportazioni (+13,4%) dell’industria manifatturiera, testimoniano uno stato complessivo dell’economia che lascia ben sperare per il prossimo futuro. L’indagine che evidenzia dati provinciali al di sopra della media regionale per Chieti e Teramo  denota segnali positivi anche per la province di Pescara e L’Aquila e ciò è di buon auspicio per un’area fortemente penalizzata dal sisma. D’altro canto bisogna dire che le grandi imprese stanno trainando, anche grazie all’export, tali processi di sviluppo, mostrando di fatto una migliore capacità di recupero. Infatti le dinamiche relative al fatturato ne sono testimonianza. Le piccole e medie imprese, invece, mostrano una crescita tendenziale inferiore ma soprattutto per esse la strada da percorrere, al fine di aumentare la propria capacità di crescita produttiva e di fatturato, è rappresentata dalla capacità di innovazione e dalla necessità di fare rete, ancor più che per la grande impresa. La programmazione regionale in termini di competitività legata allo sviluppo si è incentrata proprio su questi due grandi aspetti.

Castiglione ha inoltre ricordato  che la  sua attività di assessore allo Sviluppo Economico ha puntato in maniera decisa sul sistema dei poli d’innovazione, ricerca e innovazione tecnologica, nonché sul concetto delle reti d’impresa. Ne sono testimonianza le misure programmatiche previste nel Por Fesr e nel Par Fas che prevedono consistenti finanziamenti che vanno in questa direzione.

Ha proseguito e concluso l’assessore:

la  competitività di un territorio, infatti, non la si misura più con finanziamenti ed incentivi all’acquisto di capannoni e macchinari, ma attraverso l’economia della conoscenza, l’innovazione, la ricerca, la creazione di sinergie e di complementarietà del territorio che va gestito non a compartimenti stagni ma con un elevato spirito sinergico. I Consorzi Industriali hanno fatto la loro parte ed ormai sono superati dalla necessità di gestire diversamente il territorio che risponde, come comprovano i dati del CRESA, alle politiche sopra esposte, con un forte senso di condivisione, di coerenza e di responsabilità rispetto alla programmazione assunta.

Tali driver di sviluppo  potranno così creare le condizioni, nel breve-medio termine, per una decisa spinta ad un aumento della produttività, superando di fatto anche il dato negativo, espresso dall’indagine del CRESA, riguardo l’occupazione. Soltanto in questo modo possiamo essere in grado di dare speranze concrete anche ai molti giovani che non riescono a trovare spazio nel mondo del lavoro.

Pubblicato da
Gulizia Leonello

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