Pescara

Pescara, “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati

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In occasione della Giornata Mondiale del Libro 2016, il finalista dello Strega 2016 intervistato da Luca Sofri all’Auditorium Petruzzi

PESCARA – “Finalmente un grande scrittore italiano”: sono queste le parole usate da Francesco Piccolo (Premio Strega 2014) per recensire sul Corriere della Sera “La scuola cattolica”, l’ultimo romanzo di Edoardo Albinati uscito poche settimane fa per Rizzoli e già incluso tra i finalisti del prossimo Premio Strega.

Lo scrittore romano sarà a Pescara sabato 23 aprile in occasione dell’evento organizzato dal FLA Pescara Festival in collaborazione con il Museo delle Genti d’Abruzzo ed inserito nel cartellone di eventi promossi dalla rete civica “Pescara Legge”, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura e dell’assessorato ai Parchi e al Verde Urbano del Comune di Pescara, in occasione della Giornata Mondiale del Libro 2016.

La trama del poderoso romanzo (quasi 1300 pagine) prende il via a Roma, negli anni 70. Da un quartiere relativamente tranquillo, da una scuola apparentemente tranquilla e rispettabile, emergono alcune personalità tutt’altro che pacate. Tra gli ex alunni della scuola privata romana, infatti, abbiamo gli autori del Delitto del Circeo. Albinati era un loro compagno e nel suo nuovo romanzo guarda indietro per raccontare gli eventi mescolando personalità reali a personaggi di fantasia, creando una galleria estremamente variegata di personaggi – sacerdoti, teppisti, grandi insegnanti, terroristi – toccando una moltitudine di temi e narrando anche, al contempo, porzioni di storia italiana recente.

L’appuntamento è alle ore 21.00 presso l’Auditorium Petruzzi, in via delle Caserme a Pescara, dove lo scrittore sarà intervistato da Luca Sofri, direttore artistico del FLA Pescara Festival. L’ingresso è libero grazie al contributo dei partner del FLA, che seguono e sostengono il Festival da tanti anni: Deco, Marifarma, Casal Thaulero, Città Sant’Angelo Village, Barbuscia.

Edoardo Albinati (Roma, 1956) da oltre vent’anni lavora come insegnante nel penitenziario di Rebibbia, esperienza narrata nel diario Maggio selvaggio (Mondadori, 1999). Suoi reportage dall’Afghanistan e dal Ciad sono usciti sul “Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “The Washington Post”. Ha scritto film per il cinema di Matteo Garrone e Marco Bellocchio. Tra gli ultimi libri pubblicati, ricordiamo Tuttalpiù muoio (con Filippo Timi, Fandango, 2006) e Vita e morte di un ingegnere (Mondadori 2012).

Informazioni su www.festivaldelleletterature.com

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