Il progetto “Solidarietà Educante” mira a ridurre l’emarginazione di minori disagiati e delle loro famiglie e alla costituzione della “Comunità delle Famiglie”
GIULIANOVA – Con deliberazione di Giunta Comunale n. 21 del 01/03/2021 è stato approvato il progetto intitolato “Solidarietà Educante -Sol. E.” da candidare all’avviso del il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio “Educare in Comune”, che mette a bando 15 milioni di euro al fine di promuovere l’attuazione di interventi progettuali, anche sperimentali, per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali, formative ed educative dei minori, promuovendo modelli e servizi di welfare di comunità e consolidando le esperienze eventualmente già presenti sui territori.
Il progetto presentato dal Comune di Giulianova è stato elaborato dal Dirigente della III Area -Servizi di Comunità Raffaella D’Egidio, in collaborazione con i partner privati individuati con avviso pubblico, ovvero l’associazione “Il Dono di Maria” e le cooperative sociali “L’Elefante” di Atri, la “New Laser” di Silvi e la “SFL Prospettive” di Giulianova, e prevede una rete di cui faranno parte gli Istituti Comprensivi 1 e 2 di Giulianova e l’Asp 2 Teramo.
L’iniziativa mette in campo numerosi servizi al fine di ridurre l’emarginazione di minori disagiati e delle loro famiglie, e mira alla costituzione della “Comunità delle Famiglie” come Unica Grande famiglia diffusa.
“Il progetto “Solidarietà Educante” elaborato dal nostro Comune ha l’ambizione di evitare le cronicizzazione dei fenomeni di marginalizzazione – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Lidia Albani – contrastare la povertà educativa e relazionale di famiglie e minori ai margini della società, attivare un osservatorio permanente sul bisogno familiare al fine di sostituire ad una politica sociale dell’emergenza una politica strutturata di risposte ai bisogni. Il progetto ha un valore di € 212.630,33. Siamo consapevoli che i soldi a disposizione dei comuni non sono molti e sicuramente le grandi realtà metropolitane rappresentano un livello di bisogno prioritario, ma abbiamo ritenuto doveroso partecipare a beneficio delle famiglie e dei nostri bambini e ragazzi”.