Il prof. del Galilei di Pescara, Presutti: “Il successo nel debate di Elena e degli altri nostri ex alunni ci inorgoglisce ed è la nostra più grande soddisfazione”
PESCARA – Una ex-allieva del Liceo Scientifico Galilei di Pescara, ora studentessa di filosofia presso l’Università d’Annunzio di Chieti, è entrata a far parte della Nazionale Italiana Universitaria di dibattito regolamentato, una metodologia di ricerca, ma anche uno sport della mente che vede scontrarsi su un tema prestabilito due o più squadre di dibattenti.
Si tratta di Elena Camplone, giovane e brillante oratrice di 19 anni che ha iniziato ad esercitarsi nell’arte retorica, oggi denominata più comunemente public speaking, grazie al Prof. Gianluca Presutti, presso il Liceo Galilei di Pescara, una vera fucìna di talenti nella retorica, come Marta Citriniti, altra studentessa della Scuola, che è invece inserita nella nazionale italiana di dibattito under 19.
Elena ha sempre avuto un grande interesse per il dibattito regolamentato, sia per i suoi aspetti di comunicazione efficace, che per le competenze logiche che riesce a sviluppare nei ragazzi in modo per altro divertente. “Nel mio percorso – racconta Elena – sono state soprattutto importanti una forte motivazione, ma anche la possibilità di dibattere nella abituale prassi didattica e attraverso l’attività agonistica proposta dal Team di debate della Scuola”.
Che, oggi, oltre al Prof. Presutti, comprende tanti altri docenti ed esperti (Susanna Caputo, Antonio Dionisio, Edoardo Gentile, Giuseppe Giansante, Doriana Papile e Miha Andric) e una serie di ex studenti e speaker che oggi sono diventati formatori e giudici di livello nazionale in questa metodologia.
«Il successo nel debate di Elena e degli altri nostri ex alunni ci inorgoglisce ed è la nostra più grande soddisfazione!»: afferma il Prof. Gianluca Presutti. Il Preside Carlo Cappello gli fa eco e rivela che il segreto di questi riconoscimenti è consistito nell’investire fortemente nelle prassi didattiche più innovative e di programmare in modo serio e scrupoloso la loro diffusione nell’ambito dell’Istituto a partire dalle classi del primo biennio: «Solo in questo modo» – ribadisce il Dirigente Scolastico – «si possono raggiungere tali livelli di eccellenza».
Elena ora, dopo aver sperimentato il World School (il format di dibattito liceale), affronterà con i compagni del team della nazionale un nuovo modo di dibattere: il British Parliamentary Debate che pone a confronto le tesi di due squadre di Governo e due Case dell’Opposizione in una sorta di simulazione del dibattito parlamentare. La sfida sarà ancora più impegnativa per questi ragazzi che, dopo aver ricevuto il tema del dibattito (mozione) avranno solo 15 minuti di tempo per preparare le loro argomentazioni. Nonostante questo, Elena confida di potercela fare, grazie alle sue doti retoriche e linguistiche (le gare internazionali si svolgono in lingua inglese) e ci racconta che cos’è per lei il dibattito regolamentato: «Trovare le argomentazioni più efficaci e proporle con la giusta convinzione, tenendo sempre conto del punto di vista degli altri; un’occasione per investigare e confrontare diverse interpretazioni della realtà, riducendo sempre di più i propri pregiudizi; un modo infine per comprendere maggiormente le idee altrui e ampliare e rafforzare il proprio orizzonte di senso».