In proposito, il Dpr n. 361/1957 e il Dpr n. 570 del 1960 prevedono che i degenti che intendono esercitare il diritto di voto negli ospedali e nelle case di cura devono produrre una dichiarazione al Comune entro tre giorni prima del voto, e cioè lo scorso primo marzo. Tale circostanza è stata chiaramente ribadita dalla Prefettura dell’Aquila, con una nota dello scorso 19 febbraio.
Il Comune dell’Aquila, d’intesa con la Prefettura, ha consentito che tali richieste pervenissero fino al momento dell’insediamento dei seggi, avvenuto ieri alle 16. Dopo tale momento è risultato materialmente impossibile dare seguito a dichiarazioni del genere, poiché in aperto contrasto con una normativa molto esplicita in materia.
Infine, l’ufficio Elettorale precisa che la data di scadenza per le comunicazioni delle dichiarazioni dei degenti di ammissione al voto – come detto, il primo marzo – era stata resa nota a ospedale e case di cura con due lettere dello stesso ufficio, datate 29 gennaio e 20 febbraio. Alcune dichiarazioni sono state inoltrate al Comune dalle predette strutture oltre i termini previsti – in un caso, in data odierna – e quindi il Comune (che dunque non ha alcuna responsabilità in merito) non ha potuto prenderle in considerazione.
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