“Mercatini di Natale, Lotteria di Natale (diventata Lotteria della Quaresima), Notte dei Saldi e quest’ultima Notte Bianca: una serie di fallimenti clamorosi che denotano approssimazione e scarsa professionalità”.
“In base ai ripetuti flop documentati e ampiamente provati delle manifestazioni svoltesi negli ultimi quattro mesi a Chieti Scalo organizzate e perpetrate dall’amministrazione comunale e l’associazione AIEMI, in qualità di direttore artistico delle ultime grandi e oceaniche manifestazioni tenutesi a Chieti Scalo negli ultimi anni e insieme ad Alessandro Carletti Orsini vice presidente di Music Force che ha curato gli eventi stessi, chiediamo le dimissioni dell’assessore Carla Di Biase che ha appoggiato fortemente e ripetutamente queste iniziative fallimentari creando disagi, danni e cattiva immagine ad una città intera e ai suoi operatori commerciali”.
“Di seguito l’elenco delle iniziative alle quali mi riferisco:
1) I penosi mercatini di Natale in piazzale Marconi assolutamente non consoni alle aspettative e proposte fatte dall’associazione AIEMI e fortemente criticati sui vari social network relativi alla città.
2) La lotteria di Natale che per problemi di irregolarità, mal organizzazione e negligenze è ridicolamente slittata diventando la Lotteria di Quaresima. E’ doveroso aggiungere che in tale occasione si è palesato l’uso improprio del logo ufficiale di Music Force inserito sulla locandina dell’iniziativa e addirittura sui singoli biglietti tant’è che è occorsa una smentita da parte del sottoscritto comunicata a mezzo stampa tenuto conto anche delle numerosissime segnalazioni di malcontento che mi sono giunte in quei giorni.
3)La Notte dei Saldi prevista per il 27 febbraio annunciata e mai portata a compimento.
4) Quest’ultimo flop annunciato della Notte Bianca concepita in un atipico periodo senza nessuna logica apparente e senza una programmazione. Pioggia o non pioggia, è stata annullata una manifestazione di due giorni che avrebbe potuto svolgersi in forma ridotta almeno nella soleggiata e mite giornata di domenica andando incontro alle numerose attività che si erano comunque attrezzate per il fine settimana.
E ricordo, per dovere di cronaca, che anche l’anno scorso in un caso simile in una due giorni organizzata da noi di Music Force (il Primo Maggio e la Notte Bianca del 2 maggio) ci fu la pioggia e non ci fu nessun annullamento, forti della nostra elevata organizzazione e proposta artistica”.
“Le responsabilità maggiori sono tutte da attribuire all’Assessore Carla Di Biase che, con la complicità di un consigliere di maggioranza, ha supportato proprio l’AIEMI, diretta artefice delle fallimentari esperienze sopra elencate.
Oserei definirlo ironicamente un accanimento terapeutico, quello perpetrato dalla Di Biase, in cui ha messo in condizione un’associazione assolutamente inadeguata e in evidente crisi organizzativa, di organizzare una manifestazione quale la Notte Bianca, che nel tempo ha regalato lustro e successi ineccepibili di cui l’amministrazione stessa non ha sdegnato di esibire e cavalcare.
La Notte bianca negli ultimi anni aveva visto, grazie alla mia direzione, una serie di successi di pubblico e di offerta culturale organizzata sempre con il coinvolgimento diretto degli operatori commerciali dello Scalo. Un format vincente che è stato totalmente ignorato dalla Di Biase che ha pensato bene di agire senza considerare minimamente l’aspetto commerciale e culturale della città.
Anche Marisa Tiberio, presidente provinciale della Confcommercio, ha dichiarato che non c’è stato né coordinamento né condivisione con gli esercenti che sono stati praticamente messi davanti al fatto compiuto.
Una notte bianca atipica, quella della di Biase, che oltre alla scelta illogica della data, ha pensato bene, a soli cinque giorni dall’evento, di convocare i commercianti a cose fatte con un’offerta artistico-musicale assolutamente inadeguata da non giustificare chiusura di strade e blocco della città, e con le vie della città riempite solo da ambulanti in netta concorrenza con i negozianti che a Chieti Scalo ci vivono e pagano le tasse e avrebbero diritto ad una Notte Bianca fatta con l’interesse di promuovere e supportare proprio le attività stesse. Insomma una grande fiera degli ambulanti in pieno centro. Un’idea assolutamente “geniale” quella dell’ assessore al Commercio a cui vorrei ricordare che la Notte Bianca è un evento culturale e di intrattenimento rivolto alla città e ai commercianti che, grazie a eventi e iniziative organizzate e ubicate strategicamente sul territorio durante la notte, sarebbero motivati a stare aperti per promuoversi al meglio. Non è quindi un mercato o lo spiegamento di bancarelle di ambulanti di dubbia provenienza, e visto che il riferimento era quello dei Mercatini di Natale c’era solo da tremare. Questo tipo di manifestazioni si fanno in un area Fiere e non bloccando una città intera in un improbabile fine settimana di aprile per favorire esclusivamente un singolo che a sua volta rivende spazi pubblici per spazi commerciali. Addirittura le giostre…cosa c’entrano le giostre con la Notte Bianca? Anche le giostre sono state attirate e abbagliate dalla prospettiva di guadagno sfruttando i precedenti successi delle Notti Bianche da noi organizzate. Infatti molti soggetti commerciali sono stati attirati usando questo stratagemma.
In molti, contattati dall’associazione AIEMI che si è apertamente spacciata come organizzatore storico delle notti bianche, mi hanno tempestivamente chiamato per avere delucidazioni e tanti esercenti, capendo che non ero io a organizzare, hanno pensato diligentemente di non partecipare.
A molti commercianti sono stati prospettati contratti da 300 a 500 euro per postazioni in strada per due giorni di festa da versare in anticipo.
L’amministrazione e in particolare La Di Biase erano a conoscenza di questo scempio e non hanno fatto nulla in difesa dei commercianti stessi che si sono ritrovati vittime di un infernale ricatto: o ti compri lo spazio adiacente alla tua attività o ci metto un furgone di un venditore ambulante. Questo sarebbe accaduto sabato e domenica se non fosse stata annullata la manifestazione stando alle cartine diffuse in città con il posizionamento dei furgoni per il drink e food esattamente davanti a bar e locali storicamente presenti in centro che non hanno ceduto minimamente a questo subdolo ricatto” (qui sotto il volantino diffuso nei negozi dello Scalo).
“La Di Biase ha quindi vanificato, con scarso senso di responsabilità, un lavoro di tre anni fatto da me e Music Force in cui a Chieti Scalo per la prima volta sono state realizzate manifestazioni di grande successo. Per l’esattezza tre notti bianche e tre primi maggio tutti coronati da successi inconfutabili e sperimentando per la prima volta la chiusura totale del perimetro commerciale dello Scalo. Inoltre, sempre la Di Biase ha permesso ad un’associazione inadeguata e tristemente referenziata, di appropriarsi del felice nome della Notte Bianca con l’aggravante di applicare un format assolutamente inadeguato e per nulla rivolto all’esigenze della città. Per non parlare poi della gestione della comunicazione. Il primo comunicato stampa è uscito nello stesso giorno in cui è stato diffuso il comunicato di annullamento dell’evento e cioè sabato 9 aprile e al suo interno si è sbagliato clamorosamente il nome del comico di punta tanto che in città il dilemma è stato: Perrotta o Olivieri?
Un’autentica debacle che evidenzia le carenze organizzative, programmatiche e professionali di una parte della Giunta che annaspa e che non programma. Sa solo ventilare ai quattro venti che non ci sono più soldi e si abbandona a improbabili organizzatori o venditori di fumo. Se avesse autorevolezza e professionalità, questa Giunta bloccherebbe qualsiasi attività e penserebbe a pagare i debiti regressi. La mia associazione, come tante altre, aspetta da più di un anno il pagamento di eventi che hanno avuto enorme successo e che sono già stati pagati in anticipo di tasca nostra. Concludo dicendo, da organizzatore e manager dello spettacolo, che quando si progettano manifestazioni di questo tipo si parte sempre con un fattore di disagio creato alla città intera che dev’essere sapientemente ripagato da una elevata probabilità di riuscita. Occorrerebbe quindi programmare con responsabilità le manifestazioni lavorando con logica ed etica professionale scegliendo e selezionando chi ha dimostrato di avere le giuste capacità.
Cara Carla Di Biase queste capacità lei non ce le ha e lo ha ampiamente dimostrato in questi pochi mesi. Oltretutto non è assessore alle manifestazioni, incarico attualmente ricoperto dall’incolpevole Viola che ha subito ripetutamente la sua arroganza; quindi io e una fetta consistente dell’intera città chiediamo a gran voce le sue dimissioni da Assessore al Commercio”.
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