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Strade di Pescara ridotte a groviera per buche, crepe e rattoppi: è emergenza

da Redazione

PESCARA – “Pescara si trova ad affrontare un’emergenza crateri mai vista prima in tutto il territorio e l’assessore Blasioli pensa di risolvere il problema risanando solo la riviera, nord e sud, a partire da aprile prossimo. È una ricetta da ‘scherzi a parte’ quella propinata dal vicesindaco che evidentemente non ha idea di cosa sia accaduto alla città in seguito a due gocce di pioggia.

Ora, aldilà della evidente necessità di capire perché strade riqualificate da pochi mesi si siano letteralmente sbriciolate, è chiaro che occorre predisporre un piano d’emergenza che imponga di mettere subito mano al Piano Triennale dei Lavori pubblici, non tra due mesi, modificando le priorità per il 2018 e i relativi capitoli di spesa e dirottando tutto il possibile sulle nostre strade. Per questa ragione chiediamo alla giunta di predisporre e portare in Consiglio comunale una maxi-variante da approvare con la massima urgenza”.

Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli ufficializzando l’iniziativa.

Pescara buche“Passata la ‘buriana’ per Pescara è il momento di fare la conta dei danni, e sono danni pesanti e, a nostro giudizio, ingiustificabili – ha sottolineato il capogruppo Antonelli -. Quella dei giorni scorsi non è stata un’ondata di maltempo eccezionale: per alcuni giorni ha piovuto in maniera ordinaria, nulla a che fare con l’esondazione del 2013; poi per mezza giornata abbiamo assistito a una spruzzata di neve, di certo nulla di paragonabile ai 15 giorni di nevicata del 2012 né ai problemi dello scorso anno. Eppure in pochi giorni abbiamo visto le nostre strade letteralmente sfaldarsi con la formazione di crateri di 15-20 centimetri.

La pioggia, pure leggera, ha spezzato l’asfalto, ha aperto buche enormi, lasciando emergere il bitume e lo strato di terriccio e breccia sottostante, uno spettacolo incredibile. Da viale Bovio a via Tirino, da via Tiburtina a una martoriata via del Circuito, da via Marconi a piazza Italia e via del Concilio sino alle centinaia di traverse primarie e secondarie: non una strada è stata risparmiata, neanche quelle che sono state completamente riqualificate da pochi mesi con una spesa ingente, com’è accaduto in via del Circuito.

A fronte di una tale emergenza ci aspettavamo una presa di posizione da parte dell’assessore delegato Blasioli, addirittura anche una Commissione d’indagine per capire come sia stato possibile un tale fenomeno che in tre giorni ha trasformato Pescara in una città bombardata. E invece nulla, oggi l’assessore ha propinato la sua ricetta-barzelletta: per ora non si farà nulla, poi da aprile, dunque solo tra due mesi, si riqualificherà viale della Riviera nord, e poi quella sud, opere peraltro già previste da un anno.

Ora, che la riviera, ridotta anch’essa a una groviera, abbia bisogno di manutenzione straordinaria non si discute, ma l’emergenza non riguarda solo il lungomare, bensì tutta la città, e allora quali sono i tempi di intervento per il resto delle strade bombardate di crateri? È possibile pensare di aspettare altri due mesi per cominciare a fare qualcosa?

Il sospetto è che il Comune, senza soldi, abbia intenzione di bypassare e non appaltare alcun cantiere per fronteggiare l’emergenza e questo non possiamo permetterlo, ricordando al sindaco Alessandrini che la manutenzione delle vie cittadine, l’eliminazione delle attuali condizioni di rischio per l’incolumità di pedoni, automobilisti e ciclisti è un obbligo normativo.

A questo punto occorre una soluzione drastica per affrontare un problema enorme – ha aggiunto il capogruppo Antonelli –: noi riteniamo che sia necessario rivedere subito il Piano Triennale delle Opere pubbliche, almeno per l’annualità 2018, eliminando tutte le iniziative e le opere non urgenti e dirottando sino all’ultimo centesimo disponibile per il rifacimento delle strade cittadine, portando subito una maxi-variante in Consiglio comunale per individuare insieme le priorità e le urgenze assolute.

Nel frattempo chiediamo anche che si provveda a chiudere le situazioni più gravi, ovvero i crateri più a rischio, con l’asfalto a freddo adottando procedure d’urgenza. Su questo saremo vigili e a tal proposito siamo pronti ad aprire il dibattito in aula per costringere la giunta Alessandrini ad attivarsi in tal senso”.

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