La Attiva ha lavorato con circa 5 unità operative e due scarrabili, un camion e una ruspa per portare via tutto il materiale, nel quale si sta ora cercando di individuare indizi che, come già accaduto in altri casi, consentano di risalire agli autori della discarica.
Il consigliere delegato all’Igiene urbana Armando Foschi che ha presieduto alle operazioni, ha commentato:
Purtroppo ci sono zone di Pescara che, nonostante i controlli e le ordinanze, continuano a essere bersagliate, prese di mira, da incivili che vi scaricano ogni genere di materiale e rifiuto, dai vecchi divani a lavatrici da rottamare sino a inerti, questi ultimi arrecando anche un grave danno ambientale al territorio.
Via Pantini è una di queste zone dove non riusciamo a ripristinare il rispetto per l’ambiente e per il decoro: mentre con un’ordinanza e con blitz ripetuti siamo riusciti a porre un freno alla piaga della prostituzione, imponendo peraltro anche il divieto di accesso e transito nella strada dalle 20 alle 7 di ogni giorno, fatta
eccezione per i residenti, con le discariche abusive continuiamo ad avere problemi di controllo, anche perché la posizione della strada, particolarmente nascosta, consente di operare in assoluto riserbo. Ieri, durante i consueti giri di controllo del territorio, abbiamo scovato, con la Attiva, nuovamente una discarica abusiva realizzata proprio sotto il rilevato ferroviario: sul terreno, proprio sotto il rilevato abbiamo individuato una montagna di inerti, calcinacci, vecchi mattoni e piastrelle abbandonate tra l’erba, con altri rifiuti e alcuni copertoni di auto. Subito è scattata la macchina del pronto intervento che spetta al Comune visto che le Ferrovie hanno mantenuto il controllo e la manutenzione del rilevato e del suo solaio, mentre la gestione della sezione stradale a terra è stata ceduta al Comune. Per oggi all’alba abbiamo organizzato l’intervento di rimozione dei rifiuti individuati con la Attiva che prima è intervenuta con il ragno a prelevare tutto il materiale più ingombrante, poi è subentrata con una piccola ruspa per spingere all’esterno i rifiuti più piccoli e per procedere con la bonifica totale del sito. L’intero intervento ha richiesto tre ore di lavoro per portare via tutto il materiale abbandonato; ora proseguirà la macchina dei controlli, ma è evidente che solo il posizionamento di telecamere potrà svolgere una vera azione di deterrenza.
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