Lo spettacolo, ispirato proprio a quel Giovannino Guareschi che tanto ci ha divertito in passato con le storie della sua allegra famiglia e degli ancor più famosi Don Camillo e Peppone, propone dunque un emozionante viaggio, accompagnato dal vivo dalle musiche del maestro Marco Giacintucci e l’aiuto del maestro Roberto Torto, nel mondo di un uomo capace di narrare, con la “prosa delle piccole cose”, la grandezza delle semplicità.
Una storia frizzante ed allegra, da non perdere, che muove i primi passi qui in Abruzzo, ma si muoverà lungo la nostra penisola toccando prossimamente Milano, Roma, Napoli e molte altre città, e che da il la, alla ricca produzione culturale di Abruzzo Tu.cu.r.
Lo spettacolo è presentato dalla Compagnia Teatrale Abruzzo Tu.Cu.R I guardiani dell’oca , che inizia così la sua collaborazione con l’amministrazione comunale di Orsogna e che nei prossimi anni gestirà il teatro comunale C. De Nardis
“Guareschi” il corrierino di Giovannino ed Enrico
da i racconti di G.Guareschi
di e con Enrico Beruschi
Musiche: Marco Giacintucci
Luci: Carlo Menè
Fonica e Scene: Tiziano Feola
Segreteria Organizzativa: Daniela Puglielli
Regia di Zenone Benedetto
“Guareschi, il corrierino di Giovannino ed Enrico”, propone un emozionante viaggio, pur restando fermi, nell’Italia colta nell’immediato dopo guerra, nell’Italia che caparbiamente cerca il ritorno ad un quieto vivere e l’approdo nel “mare tranquillo” della democrazia, fondamento stesso di una più alta convivenza civile. Un viaggio nel mondo di un uomo capace di narrare, con la “prosa delle piccole cose”, la grandezza delle semplicità. Un viaggio attraverso il racconto dunque, come nello spirito del “Corrierino”, dove la famiglia Guareschi, diviene protagonista di ogni intreccio narrativo mai banale, a volte irriverente, auto-ironico ma sempre capace di stupire e sorprendere. Ogni passo di questo “viaggio” viene guidato, ispirato, accompagnato, da un carattere comunico d’eccezione, da un affabulatore capace di far riverberare, attraverso il sorriso, la romantica melanconia nascosta tra parole di chi ha saputo vedere il mondo con benevola ed amorevole ironia. Un mondo il suo ormai lontano, ma che nell’esercizio della memoria, attraverso il teatro, viene consegnato all’ineluttabile gioco del nostalgico rimpianto. Ad Enrico Beruschi il compito di aprire la via. Buon viaggio a tutti pur restando fermi.
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