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Enrico Ruggeri alla Notte Bianca dell’Adriatico di Pescara: la photogallery

da Redazione

Enrico Ruggeri live a PescaraPESCARA – Domenica 7 agosto, ‘a sorpresa’, Enrico Ruggeri ha rivestito il ruolo della star della Notte Bianca dell’Adriatico edizione 2016. ‘A sorpresa’, è proprio il caso di dirlo, perchè il cantautore milanese è stato ingaggiato all’ultimo momento in sostituzione degli Stadio dopo il rinvio della manifestazione (inizialmente prevista sabato 6 agosto) causa maltempo.

E Ruggeri, dal canto suo, non ha deluso le aspettative, mostrando la consueta grinta, nonostante si sia esibito di fronte a un pubblico poco numeroso, forse anche per via della variazione di orario non adeguatamente comunicata dagli organizzatori (il concerto è stato anticipato dalle 23,30 alle 22,30).

Partiamo dal finale, che è stato davvero scoppiettante: dopo “Punk (prima di te)” sono arrivati in scaletta autentici evergreen come “Il mare d’inverno”, “Peter Pan” e “Quello che le donne non dicono”, per poi chiudere con “Poco più di niente” e, nel bis, “Il primo amore non si scorda mai” (dall’ultimo Festival di Sanremo), “Contessa” e “Mistero”. In particolare su “Contessa” l’artista ha stuzzicato simpaticamente i presenti, spingendoli a tirare fuori “la rabbia e la bastardaggine che ognuno di voi ha dentro sè. Io so che ce l’avete”, ed è così riuscito a coinvolgere maggiormente gli spettatori.

Ma anche nella prima parte del live Ruggeri ha regalato preziose gemme del suo repertorio: vanno menzionate soprattutto “Polvere”, “Ti avrò”, “Il portiere di notte” e “Primavera a Sarajevo”. Il tutto con il supporto di un gruppo di musicisti molto validi, rock al punto giusto. Da rilevare, alla batteria, la presenza di Phil Mer, batterista che in passato ha suonato con i Pooh e che, in Abruzzo, ha anche collaborato con gli Opera Seconda per il loro cd uscito di recente. Alla chitarra, invece, ‘resiste’ colui che si può definire l’alter ego musicale di Enrico, ossia il mitico Luigi Schiavone, applauditissimo anche ieri sera.

Un po’ delusi i fans che speravano, a fine concerto, di potersi fare una foto con il loro beniamino, il quale invece è salito rapidamente in macchina ed è “volato” via. Poco male: è stata decisamente una grande performance.

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