Home » Chieti » Ernani Fausto Nicola Falcocchio un Eroe abruzzese nell’inferno di Corfù

Ernani Fausto Nicola Falcocchio un Eroe abruzzese nell’inferno di Corfù

da Redazione

corfù

ATESSA – Ernani Fausto Nicola Falcocchio nacque ad Atessa (Chieti), il 28 maggio 1914, da Filomeno Emilio (nato a Palena il 12 gennaio del 1883 e figlio di Aurelio e Marianna Brina) e da Rosina Elvira Carunchio (nata ad Atessa il 27 novembre del 1890 e figlia di Luzio e Maria Amalia Demarco). Ernani Falcocchio decise di partire volontario per la Guerra di Spagna la feroce “ Guerra Civile spagnola” (270.000 morti).

Ernani mostrò uno straordinario coraggio guadagnandosi medaglie ed encomi. Ecco le motivazioni dei riconoscimenti: 1) “sottotenente XI gruppo da 75/27 – Comandante di sezione da 75/27, sottoposto con la batteria ad intenso fuoco dell’artiglieria avversaria, nonostante le perdite, si prodigava, con fermezza e serenità, con l’esempio e la parola, a coadiuvare il comandante, ottenendo il massimo rendimento ed assolvendo brillantemente il compito affidatogli – Zona di Rio Canaletas, 14 aprile 1938-XVI”. 2) durante la cruenta e sanguinosa conquista di Barracas che richiese un paio di giorni di combattimento “sottotenente reggimento artiglieria “Fiamme Nere”. – Travolto e malconcio da un bombardamento aereo nemico sulla batteria, che procurava perdite, nonché l’incendio dei depositi munizioni, si prodigava pel salvataggio dei feriti minacciati dal fuoco e dalle esplosioni e tentava con successo, ogni mezzo per circoscrivere l’incendio. – Barracas, 17 luglio 1938-XVI”.

Anni dopo prese parte alla Seconda Guerra Mondiale. L’8 settembre 1943, giorno in cui fu annunciato l’armistizio di Cassibile che sanciva la cessazione delle ostilità tra l’Italia e gli anglo-americani, Ernani Falcocchio si trovava a Corfù come Comandante di un gruppo di artiglieri della “Acqui”.

Quello che accadde, successivamente a quella data, fu un orribile e disumano “crimine di guerra”. Le truppe italiane dislocate a Cefalonia e Corfù caddero nella confusione più totale. Fino a quando non arrivò un confuso ordine di ritenere i tedeschi come nemici. I tedeschi invitarono gli italiani a deporre le armi ma, per una scelta di dignità, i soldati della Divisione “Acqui” non si arresero. La reazione tedesca fu feroce e portò all’annientamento delle truppe italiane.

É in quelle ore drammatiche che Ernani Fausto Falcocchio mostrò un atteggiamento eroico. Il capitano Ernani Falcocchio ( del III gruppo del 33° reggimento artiglieria della Acqui) , fino all’ultimo rimase in mezzo ai suoi artiglieri assumendosi coraggiosamente, di fronte al nemico, tutte le responsabilità della resistenza, sollevando così i suoi uomini da ogni responsabilità, e non appena catturato dai tedeschi venne trucidato. Fu lui il primo ufficiale ad essere fucilato dai tedeschi. Ecco la motivazione con la quale gli verranno assegnate memoria ed encomio: “Comandante interinale di Gruppo di artiglieria, in una delicatissima situazione di guerra dava ai dipendenti costante esempio di perizia, calma e coraggio. Sottoposto ad incessanti bombardamenti aerei, diurni e notturni, rimaneva imperturbabile e fiducioso al suo posto di comando. Successivamente, catturato, veniva barbaramente ucciso. Corfù, 13/25 settembre 1943”.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame

Ti potrebbe interessare