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Esito del vertice a Roma su fondi per completamento Caserma dei Carabinieri

da Redazione

PESCARA – Il  consigliere comunale e regionale Pdl Lorenzo Sospiri e l’assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco  ieri hanno partecipato a Roma all’incontro con il Sottosegretario al Ministero della Difesa, Filippo Milone per discutere della tematica inerente il completamento della Caserma dei Carabinieri.Dal vertice è emerso che il Governo, con i Ministeri delle Infrastrutture, della Difesa e delle Finanze, rintraccerà i fondi necessari, tra i 12 e i 15 milioni di euro, per completare gli alloggi e la struttura operativo-logistica della nuova Caserma dei Carabinieri a Pescara, in via di realizzazione in via Rigopiano. Intanto il Sottosegretario Milone  convocherà personalmente un nuovo vertice, già nei prossimi giorni, con i rappresentanti dei tre Dicasteri,  con il Comune di Pescara, e il Provveditorato alle Opere pubbliche, per rintracciare le fonti di finanziamento e fissare gli step per l’erogazione e l’appalto delle nuove opere.Hanno sottolineato Del Trecco e Sospiri:

  il completamento della Caserma dei Carabinieri rappresenta una priorità assoluta per la nostra amministrazione di centro-destra, un’opera che siamo riusciti a far partire il 18 ottobre 2010 dopo anni di ritardi e difficoltà. Parliamo di un progetto nato grazie alla lungimiranza dell’onorevole Nino Sospiri, durante la seconda consiliatura Pace, quando è emersa l’esigenza di dare all’Arma dei Carabinieri una sede adeguata, idonea, in una parola una vera Caserma. Con l’aiuto del sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti Nino Sospiri è iniziata la ricerca dei primi fondi, prontamente intercettati, per finanziare il primo lotto, circa 2milioni 100mila euro. Poi ricordiamo la querelle relativa alla scelta dell’area, inizialmente individuata sulla riviera di Porta Nuova, una scelta poi bloccata finchè è stata individuata la sede odierna, l’area degli ex monopoli di Stato, posta all’incrocio tra via Rigopiano e via Passo Lanciano. Ma anche in questo caso le procedure hanno subito un inspiegabile rallentamento tanto che la precedente amministrazione ha concretamente rischiato di perdere quel finanziamento, nel 2008, per l’istituto della perenzione che consente allo Stato di rientrare in possesso di quei soldi girati alle amministrazioni comunali e non spesi, somme inutilizzate per almeno 7 anni, anche se il Governo Prodi anticipò l’applicazione della perenzione a cinque anni. Una procedura che siamo riusciti a bloccare tempestivamente e una volta alla guida della città, nel 2009, ci siamo subito attivati per salvare il progetto e recuperare lo stanziamento, dando il via libera all’ultima fase della procedura. Il 6 luglio 2010, mentre il Provveditorato alle Opere pubbliche completava le fasi dell’appalto definitivo ed esecutivo, l’amministrazione comunale ha ottemperato alla riconsegna delle aree degli ex Monopoli al Demanio, svuotando i locali, i magazzini che per anni sono stati utilizzati come Deposito comunale per gli scooter della Polizia municipale e per il materiale ricavato dai sequestri effettuati dai vigili urbani. Nel mese di luglio abbiamo sottoscritto il verbale di riconsegna e a sua volta il demanio, in quello stesso giorno, ha firmato un secondo protocollo d’intesa passando la responsabilità della superficie al Ministero delle Infrastrutture-Provveditorato alle Opere pubbliche, responsabile delle opere di costruzione del primo lotto del complesso militare. Complessivamente l’amministrazione comunale ha riconsegnato al Demanio circa 13.736 metri quadrati di superficie. Ad aggiudicarsi la gara è stata l’impresa Paolo Di Cintio. Il primo lotto delle opere riguarda la costruzione della palazzina alloggi dei militari per 16 appartamenti in tutto. Partito il cantiere, non ci siamo fermati, ma già più volte siamo stati a Roma per verificare con il Ministero della Difesa e con il Ministero delle Infrastrutture la disponibilità dei fondi ulteriori necessari per completare le opere.

Ha ribadito Sospiri:

ora è giunto il momento di erogare quelle somme  perché il primo lotto dei lavori è alle battute finali: la stima dei lavori parla della necessità di circa 12-15 milioni di euro utili per completare, oltre agli alloggi, anche la struttura operativo-logistica del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri. Consideriamo che oggi lo Stato spende circa 400mila euro l’anno per l’affitto dei locali attualmente occupati dai Carabinieri a Pescara in via Savonarola-via D’Annunzio e in via Botticelli, spazi peraltro non idonei a ospitare le specifiche funzioni dell’Arma. A questo punto è chiaro che 400mila euro rappresenterebbero per lo Stato una rata mutuo per dotarsi, alla fine, di un patrimonio, molto più vantaggioso del pagare una simile somma a vuoto. Consideriamo anche che la disponibilità futura di un simile presidio a copertura della zona nord della città, tra via Rigopiano e via Passo Lanciano, accanto alla Caserma di via Botticelli, determinerà anche un potenziamento del presidio oggi esistente sulla parte sud della città, nel rione Villa del Fuoco. Infine non dimentichiamo che la seconda parte del progetto, inerente i 15milioni di euro, prevede anche la realizzazione di un ettaro di parco per la città in via Passo Lanciano, aumentando la dotazione di verde della città con una struttura bella, utile e ben attrezzata. In altre parole la realizzazione odierna della struttura logistica è indispensabile, altrimenti, completata la prima palazzina, comunque l’Arma dei Carabinieri resterebbe negli attuali alloggi e quindi, dopo aver già speso 2milioni 100mila euro, lo Stato continuerebbe a spendere comunque 400mila euro l’anno per i fitti. Il Ministero della Difesa ha specificato che la competenza delle opere spetta sicuramente al Ministero delle Infrastrutture, e a questo punto convocherà già nei prossimi giorni un nuovo vertice con il Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Provveditorato alle Opere pubbliche e il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri per rintracciare in via prioritaria e urgente i fondi necessari.

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