PESCARA – Salta la prima udienza del processo riguardante una presunta maxi frode fiscale internazionale sull’asse Pescara-Madeira, che nel settembre 2012 porto’ al sequestro di beni e conti correnti per un valore complessivo di 36 milioni di euro.
L’udienza e’ stata rinviata al 23 giugno prossimo per incompatibilita’ del presidente del Tribunale collegiale di Pescara, Maria Michela Di Fine, che in passato aveva assunto sulla questione provvedimenti in qualita’ di gip. Il procedimento conta 25 imputati accusati, a vario titolo, di falsa fatturazione, dichiarazione infedele e associazione per delinquere.
La vicenda si era ridimensionata in sede di udienza preliminare in quanto il gup Gianluca Sarandrea aveva escluso l’aggravante della transnazionalita’ e quindi molti reati erano stati dichiarati prescritti. La prescrizione, inoltre, aveva fatto uscire di scena sette imputati. Il gup, infine, aveva ridotto anche gli importi delle somme sequestrate con conseguente dissequestro e restituzione agli aventi diritto della restante parte.