Ortona, conosciuta fino agli Anni 30 come Ortona a mare, è una cittadina sulla costa chietina. La storia antichissima della città risale al popolo dei Frentani, che usava lo scalo commerciale come principale fonte economica del territorio. Città romana dagli inizi del III secolo a.C. fino al V secolo, fu occupata, dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, prima dai Goti, poi dai Bizantini, dai Longobardi e infine dai Normanni che nell’XI secolo la incendiarono. Risorta in epoca sveva tornò a fiorire economicamente. Nel 1258 la città ospitò in maniera permanente nella Cattedrale le reliquie di San Tommaso Apostolo, diventando un punto di riferimento nel campo religioso. Durante la seconda guerra modiale il centro cittadino fu in gran parte distrutto.
Insignita della Bandiera Blu per le acque pulite e per la qualità dell’offera turistica, Ortona é ricca di bellezze naturali che si possono ammirare dalla Passeggiata orientale, costituita da una lnga baconata sospesa tra terra e cielo. Da vedere ci sono anche:
Tante le manifestazioni che si svolgono ad Ortona nel corso dell’anno. Seguendo un ordine cronologico, dal lontano 1936 ogni 20 gennaio si rinnova l’appuntamento con Il Vaporetto di San Sebastiano, lo spettacolo pirotecnico che per tradizione si tiene in occasione della festa dedicata al Santo. In serata la folla si raduna davanti alla Cattedrale, per assistere alla partenza del “Vaporetto”, una barchetta di cartapesta, sospesa a mezz’aria ad un lungo filo di ferro che collega le due estremità della piazza. Spinta da razzi fumogeni, quest’ultima deve compiere un viaggio di andata e ritorno con scoppio finale; un viaggio avvenuto senza difficoltà sarà di buon presagio per la pesca e per l’agricoltura. Il 19 marzo si svolge il Corteo Storico della Dama del Giglio, in onore di San Giueppe. Il nome derva del fatto che il simbolo di San Giuseppe è “il Giglio” che, nella tradizione ebraica e cristiana, è sinonimo di castità, purezza e virtù. San Giuseppe venne raffigurato tradizionalmente con Gesù Bambino in braccio ed in mano un bastone da viandante dal quale sbocciano dei gigli bianchi. Nella prima settimana di maggio torna ogni anno la Festa del Perdono, in onore di San Tommaso Apostolo. Quattro giorni all’insegna della tradizione, della spiritualità ma anche con occasioni di poter ascoltare musica dal vivo. All’interno del programma é inserito il tradizionale Corteo storico delle Chiavi d’argento. Presso le Cantine del territorio aderenti all’iniziativa, si svolge ogni anno Cantine aperte. A luglio si tiene la Sagra della trebbiatura, organizzata dalla Pro Loco Villa San Nicola con lo scopo di mantenere le tradizioni culturali del paese, attraverso gli usi e i costumi tipici. Nel 2018, il 3 agosto, é stato inaugurato il Corteo storico di Margherita d’Austria. Si tratta di una sfilata per il centro della città in costumi tipici del viceregno spagnolo, e si rievoca l’ingresso in città nel 1584 della duchessa Margherita d’Austria, che comprò Ortona, vi istituì la sede del potere, e vi morì due anni dopo. Dal 10 al 16 agosto, nel quartiere Torrevecchia, é appuntamento fisso la Sagra degli antichi sapori dove si degustano i piatti della tradizione, a base di carne o di pesce ma si assiste anche a spettacoli,concerti, le sfide medievali e al gran finale piromusicale. Il 14 agosto si festeggia la Festa dell’Assunta e di San Rocco, prevalentemente religiosa, che si svolge in Piazza Porta Caldari.Ad agosto si svolgono anche la Sagra della triglia e del pesce fritto, in piazza Plebiscito; la Sagra delle penne all’arrabbiata nella frazione Caldari e la Sagra degli arrosticini e formaggio in onore di San Rocco in frazione Villa Grande. Non vanno dimenticati il Festival dei suoni di Abruzzo, a luglio, e il Premio Basilio Cascella, concorso annuale di pittura moderna che si svolge nelle sale del Palazzo Farnese.
A Ortona vi è la fontana di Dora Sarchese, nella quale al posto dell’acqua sgorga vino. Un luogo speciale con una storia speciale. L’idea di realizzare una fontana del vino in Abruzzo nacque dall’intuizione di Dina e Luigi, due appassionati camminatori ortonesi che durante il loro pellegrinaggio verso la tomba di Santiago di Compostela si erano imbattuti in una fontana di vino a disposizione dei tanti pellegrini bisognosi di ristoro. Questa esperienza fece nascere in loro il sogno di realizzare la stessa cosa sul percorso che loro stessi avevano contribuito a far nascere, il Cammino di San Tommaso, un lungo sentiero tra Roma e Ortona.
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