Fuori Uso 1990-2008. Ricordando Cesare Manzo al Florian Espace

Per Teatro d’Autore ed altri linguaggi stagione 2024/2025 sabato 12 ottobre ore 20.45 serata per la Ventesima Giornata del Contemporaneo AMACI con “Fuori Uso 1990-2008. Ricordando Cesare Manzo” a cura di Sibilla Panerai e Anton Giulio Zimarino.

La Galleria Cesare Manzo conta 48 anni di attività a Pescara (1966-2014), Roma (2007-2011) e Milano (1980-1985) e 20 ‘Fuori Uso’, storica rassegna di arte contemporanea ideata negli spazi dismessi di Pescara a partire dal 1990 con l’intento di inserire la città in un circuito internazionale. Questo è un ricordo di e per Cesare Manzo (1946-2019), un’anima libera e inquieta che ha saputo dare voce alle proposte più interessanti e innovative del contemporaneo, tra cui Alighiero Boetti, Sandro Chia, Eliseo Mattiacci, Montesano, David Hammons, Gilberto Zorio, Paola Pivi, Vanessa Beecroft, e della storia dell’arte che ha scritto in Italia nel secondo dopoguerra come gallerista ideatore e promotore di un format di recupero creativo dei luoghi abbandonati, poi replicato in tutta la nazione. In occasione della Ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani il 12 ottobre, il Florian Espace (Via Valle Roveto 39, Pescara), che dal 1993 ha preso parte a ‘Fuori Uso’ in diverse occasioni, presenta alle ore 20.45 il video realizzato da Manzo nel 2009 e proiettato il 14 e 15 marzo di quell’anno a Piazza Salotto al posto della rassegna, incompiuta per mancanza di fondi.

La visione ripercorre la storia di ‘Fuori Uso’ dal 1990 al 2008, con più di 400 artisti invitati, 22 critici curatori, 14 diversi luoghi espositivi. Attraverso reperti, racconti e luoghi, dalla fabbrica dello storico liquore Aurum al deposito di autobus Ex Fea, dall’Istituto Di Marzio al mercato ortofrutticolo Ex Cofa, dalla clinica Baiocchi all’albergo di ferrovieri Ferrotel, dalla Stella Maris fino ai piloni del raccordo stradale. “Fuori Uso, titolo ironicamente provocatorio, ha dimostrato come sia possibile creare iniziative nuove con protagonisti ed idee nuove per ridare vita in maniera intelligente a spazi pubblici lasciati in abbandono; l’obiettivo è stato quello di mettere a confronto artisti e specialisti abruzzesi, operanti in regione e non, con altri artisti che agiscono a livello nazionale ed internazionale”, scriveva la rivista «Segno» dopo la prima edizione (n. 94-95, maggio-giugno 1990).

Questo ricordo, a cinque anni dalla morte di Cesare Manzo, intende restituire alle giovani generazioni il peso culturale di quel progetto, che a distanza di tempo non perde la sua carica di denuncia sociale contro la mancanza di spazi pubblici dedicati alla fruizione artistica che affligge ancora la città adriatica, nonostante la sua storica vocazione al contemporaneo.

Si ringrazia per la gentile concessione Candia Manzo e per la collaborazione Daniela Pietranico e l’artista Raul.

Ingresso gratuito (si consiglia vivamente la prenotazione al 392.0496655, anche whatsapp).