Il pianista Bruno Canino al Ridotto del Teatro Comunale a L'Aquila

Torna sul palco dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese il pianista Bruno Canino, icona del camerismo italiano. Già ospite negli anni in diverse produzioni dell’ISA, torna all’Aquila (Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”) sabato 11 gennaio alle 18.00, pochi giorni dopo aver festeggiato l’ottantanovesimo compleanno, con il flautista Giuseppe Nese, definito da alcuni critici e giornalisti “uno dei flautisti italiani più interessanti della sua generazione”.

Il concerto propone un ideale percorso nella letteratura per flauto e pianoforte tra il ‘700 e il ‘900, presentando nello stesso tempo sia lavori di più rara esecuzione – come la Sonatina in fa maggiore K. 13, composta da Wolfgang Amadeus Mozart quando aveva appena otto anni di età – che opere più conosciute e frequentate dai flautisti di tutto il mondo come la Sonata in re maggiore op. 94, una delle composizioni cameristiche più significative di Sergej Prokofiev e un caposaldo del repertorio flautistico del ‘900. Completano il programma l’Introduzione, Tema e Variazioni op. 160, unica composizione per flauto e pianoforte di Franz Schubert e la Sonata per flauto e pianoforte di Francis Poulenc, caratterizzato dai tratti propri della produzione artistica dell’autore: leggerezza e spirito tipicamente francesi e un’ironia e una spensieratezza che spesso si colorano di una velata malinconia.

I PROTAGONISTI

Non ha bisogno di presentazioni Bruno Canino, un monumento della musica italiana. Nato a Napoli, docente amatissimo per l’entusiasmo e la generosità verso i giovani allievi a cui offre la sua sterminata sapienza musicale, come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia, Giappone e Cina. È stato direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia dal 1999 al 2002 e si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione.

Ha suonato sotto la direzione dei più grandi: Claudio Abbado, Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Wolfgang Sawallisch, Luciano Berio, Pierre Boulez con orchestre quali la Filarmonica della Scala, l’Orchestra di Santa Cecilia, i Berliner Philharmoniker, la New York Philharmonia, la Philadelphia Orchestra e l’Orchestre National de France. Partecipa al Marlboro Music Festival negli Stati Uniti da più di quarant’anni.

Il nome di Giuseppe Nese è un punto di riferimento nel panorama del flautismo italiano e internazionale. Alla carriera di docente, affianca un’intensa attività concertistica: oltre a numerosi recital in Italia ed all’estero (Oman, Romania, Etiopia, Russia, Svizzera, Austria, Germania, Spagna, Belgio, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Giappone) ha eseguito gran parte del repertorio solistico con orchestra esibendosi con blasonate compagini. Ha collaborato, in importanti produzioni teatrali, con Ugo Pagliai, Sebastiano Somma, Sebastiano Lo Monaco, Roberto Herlizka, Stefano Sabelli, Anna Nogara e Tosca. Si è confrontato con complesse composizioni alla presenza degli autori: Hanz Werner Henze, G. Manzoni, Solbiati, E. Renna, etc. Goffredo Petrassi ne ha lodato la “…padronanza tecnica e l’efficacia esecutiva…”. Hanno scritto per lui o suoi progetti D. Keberle, D. De Simone, E. Renna, L. Salvatori. Vanta prestigiose collaborazioni artistiche con illustri colleghi musicisti, come quella che lo porta all’Aquila in questa occasione con Bruno Canino.