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Ex sito di stoccaggio Colle S. Antonio: Di Primio scrive a Mazzocca e a D’Alfonso

da Redazione

Il  Sindaco di Chieti sollecita tempi e finanziamenti certi per la sistemazione dell’area.A giorni una ordinanza per revocare il divieto di utilizzo dei prodotti di origine animale provenienti da tale località Colle

CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, a seguito delle recenti notizie stampacampioni incendio discarica Chieti riguardanti la messa in sicurezza dell’ex sito di stoccaggio in località Colle S. Antonio, al fine di fare ulteriore chiarezza sulla vicenda, ha inviato una lettera al Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, Mario Mazzocca, e al Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, in cui, dopo aver evidenziato “a tutela anche dell’operato dei miei Uffici e mio, che nessun errore di comunicazione v’è stato tra Comune e Regione. Né in termini di destinatario della corrispondenza, né di indirizzo”, ha preannunciato che nei prossimi giorni, seguendo le indicazioni ricevute dalla ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti, adotterà un’ordinanza per revocare il divieto di utilizzo dei prodotti di origine animale provenienti dalla località Colle S. Antonio, avendo riscontrato i laboratori non esservi alcun pericolo per la popolazione.

«Definiti i passaggi rimessi agli organismi sanitari – ha poi aggiunto il Sindaco Di Primio – ora è necessario avviare a soluzione la sistemazione dell’area, come previsto nel progetto inviato a dicembre 2015 dal Comune, nel modo che sarà ritenuto più idoneo a garantire i miei cittadini e quelli dei Comuni di Bucchianico e Casalincontrada. Sin d’ora insisto, però, perché sia fatto corrispondere ad ogni futuro progetto, il finanziamento che lo renderà realizzabile, il tempo necessario e le modalità di gestione dello stesso.

Comprenderete questa mia premura – ha rimarcato il Sindaco – visto quello che sta succedendo sul fronte frane e dissesto geologico dove, quotidianamente, sono costretto a far fronte alle sacrosante richieste dei cittadini che, prima hanno sperato in una rapida soluzione vedendo arrivare Governatore, Prefetto Gabrielli ed altri ed ora, a due anni di distanza, disperati, aspettano ancora sia finanziato l’intervento risolutore.

La faccia noi amministratori continuiamo e continueremo a mettercela, come abbiamo fatto il 27 giugno 2015 e nei giorni successivi nei confronti con i cittadini – ha concluso il Sindaco – pretendiamo però che la Regione ci dia reale sostegno per non far sfigurare non noi, ma le Istituzioni che rappresentiamo».

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