PESCARA – Fabrizio Di Stefano, accompagnato da Lorenzo Sospiri, ha parlato del Decreto Sblocca Italia, da lui definito il “frega Abruzzo”.
“Noi riusciamo a conformare la nostra azione politica sia a livello nazionale che a livello locale – ha detto Fabrizio Di Stefano – cosa che non accade a sinistra, Cialente ne è la dimostrazione. Diciamo che questo provvedimento sarebbe potuto essere importante per l’Abruzzo, c’è anche di più. C’è il Decreto Sblocca Trivelle che è stato bloccato dalla maggioranza ma c’è stata la fiducia e quindi si farà. All’indomani del dramma aquilano c’erano una serie di interventi per sbloccare le lungaggini burocratiche, tutta una serie di procedimenti e di interventi necessari per L’Aquila, il tutto è andato perso. Poi c’erano 1,7 milioni di euro che dovevano servire a risolvere questioni a livello nazionale, dal Sole 24 ore si vede che tutte le regioni ne beneficiano, soprattutto quelle del nord, ‘è un’area vuota nella mappa che è l’Abruzzo. Quindi vuol dire che per la Val di Sangro e per gli altri progetti non si parte, se ne parlerà dal 2016 in poi. Per la Val di Sangro serviranno dei fondi aggiuntivi per proseguire l’opera. Quindi il Decreto Sblocca Italia porta soltanto danni”.
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