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Chieti, Le Famiglie Arcobaleno si raccontano al Gruppo Over

da Redazione

Le famiglie arcobaleno 15 febbraio
CHIETI – Oggi, Giovedì 15 febbraio alle ore  21.00 Arcigay Chieti organizza presso la propria sede in Viale Maiella 72, nell’ambito del “gruppo over” un interessante incontro rivolto a tutta la cittadinanza allo scopo di raccontare l’omogenitorialità, una realtà che spesso si crede relegata alla vita delle grandi metropoli, ma che è viva e possibile anche nelle piccole realtà di provincia.

Si legge nella nota degli organizzatori:
Il gruppo Over di Arcigay è nato allo scopo di far incontrare gruppi formati da persone dai 28 anni in su che ogni settimana discutono dei più svariati temi; l’incontro di questa settimana ospiterà l’associazione “Famiglie Arcobaleno” dando così modo, a chiunque voglia partecipare, di poter conoscere la realtà delle famiglie omogenitoriali abruzzesi.

L’approvazione delle unioni civili finalmente ha fatto fare un passo verso l’uguaglianza nei confronti di tutti e tutte i/le cittadine del nostro Paese; è stato anche e soprattutto un passo avanti verso il sentire comune che, salvo casi sporadici, ha metabolizzato un cambiamento epocale per l’Italia. Tuttavia la recente legge ha purtroppo (a causa di una visione politica pusillanime) lasciato fuori dalla porta le adozioni per le coppie omosessuali e l’omogenitorialità. E proprio su questo argomento si manifesta e si rende più evidente la cecità e la viltà della politica: una buona fetta di nostri/e concittadini/e sono stati/e apertamente ignorati/e facendo finta che figli e figlie di queste persone semplicemente non esistono.

La legge Cirinnà, pur rappresentando una svolta notevole, è nata purtroppo con un vulnus grave non tenendo in alcun conto un fatto che è sotto gli occhi di chiunque – anche se la maggior parte di noi lo ignora – e cioè che le gli uomini e le donne omosessuali hanno già dei figli e la politica al momento preferisce ignorarlo e voltarsi da un’altra parte.
Da queste riflessioni nasce la volontà di Arcigay Chieti di far conoscere le famiglie Arcobaleno, che esistono e sono felici esattamente come tutte le altre, e di portare all’attenzione di tutta la cittadinanza il tema dell’omogenitorialità; troppo spesso si sentono persone che pur essendo indifferenti o favorevoli alle unioni di persone dello stesso sesso, stigmatizzano e restano contrari (come se qualcuno potesse essere in grado di impedire e opporsi al desiderio di maternità o paternità) alle adozioni o all’esistenza di famiglie composte da genitori dello stesso sesso. Ebbene durante l’incontro di giovedì prossimo molti aspetti saranno chiariti e speriamo che coloro che interverranno riceveranno una visione più ampia e serena delle famiglie cosiddette Arcobaleno.

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