Cinema

“Fantasmi a Roma” di Antonio Pietrangeli in piazza Vittoria Colonna a Pescara

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Il 6 luglio nuovo appuntamento con la rassegna “Ennio Flaiano nella cultura italiana degli anni del boom”

PESCARA – Domani mercoledì 6 luglio per la manifestazione “Ennio Flaiano nella cultura italiana degli anni del boom” promossa dalla Regione Abruzzo, il Comune di Pescara, la Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e l’Associazione Culturale Ennio Flaiano sarà proiettato alle ore 21 in Piazza Vittoria Colonna (Pescara) il film di Antonio Pietrangeli, “Fantasmi a Roma”: il principe di Roviano vive con quattro fantasmi (larve d’antenati morti di morte violenta) in un antico palazzo della vecchia Roma.

La singolare convivenza trascorre con reciproca e tranquilla comprensione fino al giorno in cui il vecchio principe fa esplodere uno scaldabagno tentando di ripararlo e ne rimane vittima. L’incidente, se da un lato offre la possibilità all’anziano gentiluomo di congiungersi in spirito ai diletti antenati, pone dall’altro le premesse di una preoccupante minaccia per tutti: quella dello sfratto.

Federico Roviano, nipote del principe, non chiede infatti di meglio che sacrificare il palazzo dei Roviano alla speculazione edilizia, traendone quel lauto guadagno a lui necessario per affrancarsi dalla schiavitù, soprattutto economica, che lo lega a Rossana, un’attrice pettegola e festaiola. Per allontanare la minaccia del piccone demolitore occorre che l’antico palazzo venga proclamato monumento nazionale.

Subito gli eterei inquilini ricorrono all’aiuto di un pittore cinquecentesco, Caparra, che abita una vecchia torre dell’Appia Antica. La promessa di ospitalità nell’antico palazzo induce il pittore a dar mano ad un affresco che però, scoperto da un intenditore, viene giudicato di trascurabile importanza, con vergogna del Caparra e disperazione degli altri. Ma i fantasmi non disarmano: san bene come vanno le cose, in questo mondo… “Pietrangeli ha diretto un film garbato, uno spettacolo piacevole, che sebbene a volte un po’ troppo indugiato e insistente, partecipa della fiaba e della satira. Vi compaiono, divertiti molti interpreti. Ottima la fotografia di Rotunno, realistica per i vivi e maiolicata per i defunti”. (Luigi Pestelli, “La Stampa”, 2 aprile 1961).

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