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‘Far finta di essere Gaber’ allo Stadio del Mare di Pescara

da Redazione

PESCARA – Oggi,22 agosto, allo Stadio del Mare di Pescara  andrà in  scena il Recital ‘Far finta di Essere Gaber’, con Giampiero Mancini che proporrà una carrellata infinita di successi : due ore di spettacolo per raccontare e ripercorrere trent’anni di attività di Giorgio Gaber, attraverso i monologhi, le canzoni, con uno sguardo inedito sulla realtà con l’occhio di Gaber.

L’assessore al Turismo Maria Grazia Palusci presentando  l’evento odierno , ha detto:

gli eventi dell’ultima settimana hanno letteralmente fatto ‘esplodere’ la straordinarietà dello Stadio del Mare: dal concerto di Antonella Ruggiero, sino alle due giornate del Festival ‘Swing on the beach’, a cavallo del Ferragosto, e poi l’eccezionale due giorni di sport con la Finale Nazionale Femminile di Beach Volley che hanno portato centinaia di spettatori assiepati sulle tribune che sono tornate a incorniciare il campo sulla sabbia, e con la musica di Radio 101 che ha fatto compagnia al pubblico, evento nell’evento in cui lo spettacolo e l’intrattenimento hanno affiancato lo sport e l’agonismo puro. Si  riaccendono i riflettori sul teatro, con uno spettacolo assolutamente speciale, ‘Far Finta di Essere Gaber’ – il meglio del Teatro Canzone di Giorgio Gaber.

Lo spettacolo, diretto dallo stesso Mancini, raccoglie il meglio della produzione artistica di Gaber e Luporini, trent’anni di attività raccontati con una suggestiva carrellata di monologhi e canzoni, in un singolare omaggio che alterna a brani molto conosciuti, come ‘Far finta di essere sani’, o ‘Lo shampoo’, ‘Barbera e champagne’, ‘Il conformista’, delle vere e proprie perle meno note, come ‘Preghiera’, ‘Io e le cose’, ‘L’anarchico’. Nelle due ore di spettacolo Mancini cerca di privilegiare la continuità narrativa, tematica o energetica del materiale recitato e cantato; l’intento ‘teatrante’ permette una fruizione lineare e non frammentata, dimostrando che ancora oggi, non solo l’opera di Gaber-Luporini regge all’usura del tempo, ma anzi si rinnova, proponendo ancora uno sguardo sul reale assolutamente inedito. La piéce, in perfetto stile ‘Recital-concerto’ richiama il modello francese Brel-Montand-Bécaud che Gaber adottò rinunciando alle lusinghe televisive, preferendo un contatto privilegiato con il suo pubblico che di anno in anno si è fatto numeroso e selezionato e Mancini ha già interpretato Gaber a Parigi, Lione e Ferminy. ‘Far finta di essere Gaber’ non è un memorial per nostalgici, ma un omaggio sincero tra artisti.

 

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