La Consigliera della Lega chiede che sia permessa la pesca anche nel periodo in cui nel Mar Adriatico è previsto il fermo biologico
L’AQUILA – “Per la cosiddetta fase due, la ripartenza tanto decantata dalla governance nazionale, la marineria abruzzese e la piccola pesca artigianale hanno bisogno di urgente e immediata liquidità“. Così, in una nota, la Consigliera regionale della Lega e componente dell’Ufficio di Presidenza Sabrina Bocchino interviene dopo aver raccolto la denuncia di armatori e pescatori. “I nostri armatori – prosegue Bocchino – ancora in attesa degli indennizzi del fermo pesca relativi agli anni 2018/2019, necessitano di certezze che non possono essere costituite dai trenta milioni di prestiti deliberati dall’Istituto Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare(Ismea) .I prestiti vanno restituiti mentre a loro deve arrivare il cash che sarebbe già dovuto essere nelle loro tasche”
“Il Ministro Bellanova si faccia carico di riferire alla commissione europea di condividere la necessita di sospendere i piani di gestione nazionali relativi alle flotte di pesca per la cattura delle risorse demersali nel Mar adriatico centro-settentrionale e nel Mar Adriatico meridionale per tutto il 2020, così da permettere ai nostri pescherecci di poter lavorare anche nel periodo compreso tra il 15 agosto ed il 13 settembre, periodo in cui, nei mari di cui sopra, è previsto il fermo biologico. Questa richiesta, già formalizzata,dal nostro vice presidente di giunta Emanuele Imprudente, nella conferenza delle Regioni ai membri della commissione politiche agricole ,diventa essenziale per recuperare i due mesi di fermo causato dalla pandemia in corso”incalza e conclude la consigliera regionale vastese “dei cento milioni di euro,quali garanzie a favore dell’agricoltura e della pesca, sbandierati nell’informativa alla Camera dei deputati dal ministro Bellanova, purtroppo si sono persi per strada quindi chiedo al Ministro di passare dalle parole ai fatti“.