Febbo e Sospiri: Renzi chiederà il perché degli aumenti delle tasse in Abruzzo

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Il Presidente del Consiglio  lo ha promesso ieri sera durante la trasmissione Porta a Porta

PESCARA – Il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri ,che denunciano da tempo l’aumento delle tasse a carico dei cittadini abruzzesi ,intervengono con una nota   in merito alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio  ,Matteo Renzi durante la trasmissione Porta a Porta:

“Abbiamo dovuto attendere che fosse niente meno Renzi a prendere posizione di fronte all’aumento dell’addizionale Irpef a carico dei cittadini abruzzesi. Su questa situazione sono mesi che Forza Italia sta provando ad accendere i riflettori anche se siamo rimasti soli a “predicare nel deserto” visto che tutto intorno è calato un assordante silenzio. Il Premier ha promesso che chiederà spiegazioni ai governatori delle regioni che hanno deciso gli aumenti e noi come opposizione ci sentiamo in dovere di rammentare i passaggi principali che precedono il nuovo salasso per le tasche degli abruzzesi. Tra l’altro la maggioranza guidata da D’Alfonso & Paolucci non ha mantenuto le promesse fatte nell’Aula del Consiglio regionale, vanificando il lavoro fatto dal Governo Chiodi che con la Legge regionale n.32/2014 aveva stato previsto un abbattimento delle tasse a carico dei cittadini e delle imprese che ammontava a oltre 32 milioni di euro, grazie ai tagli operati sull’addizionale regionale Irpef e sull’Irap settore agricolo”.

“Il testo della Legge fu impugnato dinnanzi la Corte Costituzionale – spiegano i Consiglieri di Forza Italia – solo per un vizio formale, in quanto approvato in regime di prorogatio e nel mese di settembre abbiamo deciso di ripresentare un Progetto di Legge per ripristinare il contenuto della n.32 in modo da permettere a cittadini e imprese di continuare a usufruire della riduzione delle tasse ed evitare il crearsi di una situazione paradossale. C’era il rischio, qualora la Legge fosse dichiarata incostituzionale e il nostro PdL non fosse approvato, che gli abruzzesi fossero costretti a restituire le tasse o addirittura si determinasse un ulteriore aggravio sul Bilancio regionale. Purtroppo è avvenuto quanto temevamo e a dicembre l’Assessore Paolucci, in sede di approvazione della Finanziaria, dichiarò che la Legge aveva ormai prodotto i suoi effetti e che sarebbero stati confermati i tagli alle tasse per il 2014. Così non è stato e la Regione ha comunicato ai cittadini che per il periodo di imposta 2014 l’aliquota Irpef è fissata all’1,73% e non sono previsti aggiornamenti: a chi ha presentato la dichiarazione dei redditi e ha beneficiato delle aliquote ridotte quindi sarà chiesto il rimborso; lo stesso è stato stabilito anche per l’Irap. Tra l’altro Forza Italia aveva chiesto, in sede di approvazione del Bilancio, l’abbassamento della pressione tributaria anche per il 2015 e successivi visto che c’erano, e ci sono, tutte le condizioni per farlo”.

“Di fronte a questa “mazzata” che si abbatterà sui contribuenti abruzzesi – concludono Febbo e Sospiri – abbiamo promesso battaglia e ora siamo curiosi di conoscere le spiegazioni che D’Alfonso darà al Premier e Segretario del suo partito. La cosa certa è che il Presidente della Regione sarà costretto alla trasferta romana visto che di Renzi in Abruzzo non se ne vede nemmeno l’ombra, nonostante le numerose promesse di una sua imminente visita fatte in questi mesi e puntualmente smentite”.

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