CHIETI – “Voglio intanto esprimere i miei auguri e un grande in bocca al lupo al vincitore delle primarie Alessandro Mantini, mettendomi a sua completa disposizione. Mentre sono costretto a replicare alle dichiarazioni fuori luogo del coordinatore provinciale di Forza Italia dopo la magra figura che ha fatto fare a Forza Italia e non solo a Francavilla”. E’ quanto dichiara Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia, replicando alle dichiarazioni del coordinatore provinciale del partito D’Amario.
“D’Amario è in malafede – prosegue Febbo – quando parla delle elezioni amministrative del 2011 perché conosce bene i fatti e tutti sanno come sono andate davvero le cose. All’epoca, quando ero coordinatore provinciale del Pdl, sostenevo con convinzione la sua candidatura a sindaco, con o senza primarie ma a causa dell’intervento diretto dell’allora onorevole Razzi e dell’altro “campione di opportunismo” Mario Amicone da Roma ci fu imposto il nome di Carlo De Felice. D’Amario poi sa benissimo quale era la mia posizione e soprattutto ricorda perfettamente cosa ho fatto durante quella campagna elettorale, soprattutto quando si è andati al ballottaggio, a suo sostegno. Oggi però il coordinatore provinciale finge di non ricordare e arrampicandosi sugli specchi si fa un clamoroso autogol, perché tutti a Francavilla, e fuori , sanno come andarono realmente le cose”.
“Tornando ai fatti più recenti – prosegue Febbo – anche per quanto riguarda Franco Moroni, D’Amario dice una inesattezza: non è vero infatti che non ha voluto partecipare alle primarie ma Moroni si è sentito escluso poiché il suo nominativo non veniva mai fatto sul tavolo degli alleati, anzi per mesi e mesi alcuna riunione veniva convocata, né in Forza Italia né con il centrodestra, poi all’ultimo momento, in fretta e furia, si è deciso di ricorrere alla primarie. Questa strategia, con il chiaro intento di temporeggiare evitando di mettere sul tavolo politico proprio il nome di Moroni, risulta un atto di accusa molto grave ed è molto “chiacchierata” (eufemismo, sic!!!) a Francavilla al Mare. Piuttosto che perdere tempo a gettare fango su altri, D’Amario facesse un mea culpa e prendesse atto della pochezza organizzativa che sta palesando da quando è coordinatore, o meglio commissario, del partito: non ha ancora provveduto alla costituzione del comitato provinciale, non ha mai riunito i vertici del partito per affrontare qualunque tipo di attività sul territorio escludendo di fatto i vertici di Forza Italia, ovvero deputati, consiglieri regionali ed eletti, da questa competizione elettorale”.
“Se ci sono delle responsabilità sulla debacle del partito in queste primarie – conclude Febbo – sono soltanto di D’Amario e del coordinatore regionale Pagano: nei centri interessati infatti Forza Italia o non ha partecipato, vedi Francavilla, o si è presentato con una candidata risultata terza su tre contendenti, vedi Lanciano dove ora la Piccinini sta “vomitando” tutto il suo rancore sul partito, e non poteva essere altrimenti”.
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