Pescara

Fermata dalla Polizia di Stato “batteria” dedita a furti in danno di persone anziane

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La Squadra Mobile di Pescara lo scorso fine settimana ha tratto in arresto a Pineto quattro giovani rumeni senza fissa dimora

PESCARA – Lo scorso fine settimana, in località Pineto (Te), la Squadra Mobile di Pescara ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, quattro cittadini rumeni senza fissa dimora:

D. F., classe ‘94;
D. R., classe ‘97;
P. M., classe ‘97;
R. I., classe ‘95.

I predetti sono gravemente indiziati di aver consumato, in concorso fra loro, il furto di un orologio “Rolex”, in danno di un 73 enne pescarese, avvenuto lo scorso 9 maggio in questo capoluogo.

Nella circostanza la vittima, nel fare rientro presso la sua abitazione, nei pressi della strada parco, veniva avvicinata da due ragazze che, dopo averlo distratto chiedendogli informazioni, gli strappavano dal polso l’orologio Rolex modello “Submariner” del valore di circa 5.000 euro, allontanandosi precipitosamente.

Gli accertamenti immediatamente avviati consentivano, tramite la visione di alcune telecamere di sorveglianza ubicate in zona, di individuare le autrici ed i due complici, rimasti nel corso dell’azione a bordo di un’autovettura Alfa Romeo 156 di colore grigio, formalmente di proprietà di un prestanome di origini siciliane, intestatario di quasi 150 veicoli.

Gli investigatori appuravano che la vettura era stata controllata, all’inizio del mese, a Firenze, con a bordo proprio D. R., P. M., D. F. e R. I. e che, su quella stessa vettura aveva viaggiato un’altra giovane rumena, denunciata nei giorni scorsi a Mantova, sempre per un tentativo di furto di orologio ai danni di un anziano.

Le foto dei predetti, comparate con le immagini dei circuiti di videosorveglianza, confermavano che i quattro avevano messo a segno il colpo del 9 maggio a Pescara.

La vittima ed un testimone, visionate le fotografie dei sospettati, riconoscevano, senza tentennamento alcuno, la D. R. e la P. M. quali autrici materiali del furto.

Venerdì scorso, gli investigatori della Squadra Mobile riuscivano ad individuare il nascondiglio abruzzese del gruppo, che aveva pochi giorni prima, tramite agenzia immobiliare, locato due appartamenti a Pineto.

I poliziotti della Squadra Mobile pescarese, con l’ausilio dei colleghi della Questura di Teramo, raggiungevano gli appartamenti in questione, rintracciando i quattro cittadini rumeni responsabili del furto, ed altri loro due connazionali, tutti in procinto di lasciare l’alloggio per recarsi in Spagna, dove secondo gli accertamenti, il gruppo avrebbe una residenza più o meno stabile.

D. F., D. R., P. M. e R. I., venivano sottoposti a fermo di polizia giudiziaria in ordine al reato di cui all’art. n. 624 bis comma 2 aggravato così come previsto al punto n. 4 e 5 dell’art. n. 625 C. P. e dal comma n. 5 dell’art. n. 61 del C. P., essendo stato commesso il fatto con destrezza, da tre o più persone e profittando di circostanze, in riferimento all’età della persona offesa, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.

Al temine delle formalità di rito le quattro persone sottoposte a fermo di Polizia Giudiziaria sono state tradotte, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso il Carcere di Teramo.

Sono in corso approfondimenti investigativi su eventuali altri furti che il gruppo di criminali, estremamente mobile sul territorio nazionale, potrebbe aver commesso in altre località

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