PESCARA – “Sport e solidarietà si incontrano nella Festa di Natale promossa nella sede del Circolo Velico ‘La Scuffia’ per raccogliere fondi a favore dell’Associazione Alzheimer Uniti d’Abruzzo, presieduta dal dottor Carlo D’Angelo. Un’iniziativa di beneficienza che, ancora una volta, testimonia il grande cuore della città e che ha visto l’adesione di oltre un centinaio di soci, oltre che del sindaco Carlo Masci, e che ci ha consentito, ancora una volta, di accendere i riflettori su una criticità sanitaria che ogni anno travolge non solo il singolo paziente, ma anche le famiglie che meritano tutto il supporto necessario”. Lo ha detto il Presidente della Commissione comunale Ambiente Ivo Petrelli, consigliere comunale, socio del Circolo Velico La Scuffia e dell’Associazione Alzheimer Uniti d’Abruzzo, in riferimento alla serata svoltasi grazie alla disponibilità del Presidente del Club Marco Bovani e di tutto il Direttivo, promossa e organizzata dalla socia Teresa Mastroianni, alla presenza della responsabile del Centro Alzheimer dell’Ospedale civile di Pescara la dottoressa Maria Cristina Lupinetti.
“Quando parliamo dell’Alzheimer – ha sottolineato il Presidente Petrelli – ci riferiamo a una patologia che rappresenta una delle più significative emergenze che i sistemi socio-sanitari si trovano oggi ad affrontare per l’impatto che ha sui servizi assistenziali e sulle famiglie. Pensiamo che ogni 3 secondi si registra un nuovo ‘caso’ di Alzheimer, nella Regione Abruzzo i casi stimati sono circa 18mila; nella sola provincia di Pescara su 73.370 anziani, i pazienti con Alzheimer sono 4.200 e nella città di Pescara, su 31.200 ultrasessantacinquenni, ci sono ben 1.747 casi diagnosticati. Ed è un problema non solo sanitario, ma anche economico, pensiamo che una famiglia con un familiare colpito, deve far ricorso a badanti e ogni anno si spendono 10miliardi di euro solo per le assistenti-badanti, perché le persone malate, che per lo più continuano a vivere in casa, in famiglia, hanno bisogno di tutto perché non sanno fare più nulla, neanche allacciarsi le scarpe. L’amministrazione comunale di Pescara ha già dimostrato la propria spiccata sensibilità verso la problematica e tutte le famiglie colpite dalla malattia contano sul supporto del Comune, non per l’assistenza domiciliare, ma soprattutto per poter istituire un Centro, un call center attraverso il quale aiutare le famiglie nei bisogni più elementari”.